Altri migranti della Open Arms si sono tuffati in mare e sono stati poi riportati a bordo

Alcuni migranti a bordo dell Open Arms (EPA/Francisco Gentico)
Alcuni migranti a bordo dell Open Arms (EPA/Francisco Gentico)

Alcuni migranti che si trovavano a bordo della nave Open Arms, gestita dall’omonima ong spagnola, si sono tuffati in mare nel tentativo di lasciare la nave sulla quale si trovano da 19 giorni e che al momento è nelle acque di Lampedusa in attesa di ricevere l’autorizzazione a sbarcare. Nel corso della mattina si era prima parlato di 9 migranti e, in seguito, di altri 5, che per il momento non sembrano essere stati recuperati. I primi 9 migranti sono stati recuperati dalla Guardia Costiera e riportati a bordo.

Già il 18 agosto altri 5 migranti si erano tuffati in mare, e anche in quel caso erano stati riportati a bordo della Open Arms. Questa notte, invece, 8 migranti erano stati fatti sbarcare per ragioni sanitarie. La Open Arms si trova da giovedì scorso a poche decine di metri dal porto di Lampedusa, ma non ha ricevuto l’autorizzazione a far sbarcare i migranti a bordo. Il governo spagnolo aveva detto nei giorni scorsi di voler accogliere la nave nel porto di Minorca, nelle Baleari, ma la ong aveva rifiutato la proposta, proponendo di far sbarcare i migranti in Italia per poi trasferirli in Spagna in aereo. Lunedì il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva dato la disponibilità del governo italiano a trasferire i migranti in Spagna a bordo di una nave della Guardia Costiera, a patto che la Spagna togliesse la sua bandiera dalla nave della ong.