L’Iran dice che non è vero che gli Stati Uniti hanno abbattuto un suo drone

Ali Khamenei, Guida suprema dell'Iran, con alle spalle una foto di Ruhollah Khomeini, leader della Rivoluzione del 1979 (Office of the Iranian Supreme Leader via AP)
Ali Khamenei, Guida suprema dell'Iran, con alle spalle una foto di Ruhollah Khomeini, leader della Rivoluzione del 1979 (Office of the Iranian Supreme Leader via AP)

Il governo dell’Iran – nella persona del viceministro degli Esteri, Abbas Araqchi – ha smentito che gli Stati Uniti abbiano abbattuto un suo drone nello stretto di Hormuz. L’abbattimento era stato annunciato dal presidente statunitense Donald Trump, secondo cui la portaelicotteri USS Boxer aveva sparato a un drone iraniano che volava a una distanza inferiore a un chilometro dalla nave americana e non aveva cambiato rotta nonostante gli avvertimenti. «Non abbiamo perso nessun drone, né nello stretto di Hormuz né da nessun’altra parte», ha scritto Araqchi su Twitter. «Sono preoccupato, magari la USS Boxer ha abbattuto per sbaglio un drone americano!». L’agenzia di stampa governativa Tasnim ha riportato un virgolettato di un portavoce dell’esercito secondo cui «tutti i droni iraniani sono tornati alla loro base».

L’abbattimento del drone dichiarato dagli Stati Uniti era avvenuto ore dopo il sequestro di una petroliera battente bandiera panamense da parte dell’Iran proprio nell’area dello stretto di Hormuz. L’Iran ha sostenuto che la petroliera stesse trafficando illegalmente carburante iraniano e ha arrestato i 12 membri dell’equipaggio dell’imbarcazione. Quelli di giovedì sono solo gli ultimi due di una serie di attacchi compiuti nelle ultime settimane nell’area del Golfo Persico, che stanno provocando una pericolosa escalation di tensione tra Stati Uniti e Iran.