In Turchia è arrivato il primo carico del sistema di difesa missilistico S-400, che il governo turco ha comprato dalla Russia

Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan (OZAN KOSE/AFP/Getty Images)
Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan (OZAN KOSE/AFP/Getty Images)

Venerdì è arrivata in Turchia la prima parte della fornitura del sofisticato sistema missilistico russo S-400, il più avanzato tra quelli di cui dispone la Russia. L’acquisto era stato finalizzato alla fine del 2017 nonostante le molte proteste degli Stati Uniti, che avevano minacciato il governo turco di pesanti conseguenze, tra cui sanzioni unilaterali e la sospensione della vendita degli aerei F-35. Del caso si era parlato parecchio, anche perché la Turchia è un membro della NATO, l’alleanza militare difensiva guidata dagli Stati Uniti, oltre che essere un paese molto importante per la strategia antiterrorismo del governo americano in Medio Oriente.

Secondo gli Stati Uniti, uno dei problemi maggiori sarebbe che il sistema missilistico S-400 è incompatibile con i sistemi NATO, e che il fatto che la Turchia operi con entrambi i sistemi potrebbe far sì che i russi abbiano accesso ad alcune tecnologie segrete relative al funzionamento degli aerei statunitensi. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, comunque, ha sottolineato l’importanza dell’alleanza tra Stati Uniti e Turchia e ha aggiunto di essere piuttosto sicuro che alla fine il suo governo non sarà oggetto di alcuna ritorsione significativa da parte degli Stati Uniti.