Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3, è indagata dalla procura di Agrigento

Carola Rackete (ANSA/MATTEO GUIDELLI)
Carola Rackete (ANSA/MATTEO GUIDELLI)

Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch 3, è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento e violazione dell’articolo 1099 del Codice della navigazione dalla procura di Agrigento. Mercoledì 26 giugno, Rackete aveva deciso di entrare nelle acque territoriali italiane per raggiungere l’isola di Lampedusa, nonostante il divieto del governo italiano. Da allora, la Sea Watch 3 si trova a poche miglia nautiche dal porto di Lampedusa, con a bordo 40 migranti, soccorsi nelle settimane precedenti nel Mediterraneo.

La procura di Agrigento ha spiegato che l’iscrizione nel registro degli indagati di Rackete è “un atto dovuto”, in seguito a una denuncia presentata dalla Guardia di Finanza. La procura avrà anche il compito di valutare le decisioni delle autorità, che finora non hanno permesso ai migranti di sbarcare, su indicazioni del ministero dell’Interno. Dovrebbero essere inoltre avviate le procedure per multare la Sea Watch 3, come previsto dal cosiddetto “Decreto sicurezza bis”, che prevede multe da svariate migliaia di euro per casi come questo. Se fosse disposto il sequestro della nave, i migranti potrebbero scendere a terra, come avvenuto in precedenza in circostanze simili.