In Nuova Caledonia si sta votando per eleggere il parlamento

(AP Photo/Mathurin Derel)
(AP Photo/Mathurin Derel)

In Nuova Caledonia, un territorio francese d’oltremare, si sta votando per eleggere il parlamento locale: gli indipendentisti sperano di ottenere la maggioranza.
Le elezioni politiche arrivano sei mesi dopo il referendum con cui il piccolo stato ha dovuto prendere una decisione sulla propria indipendenza. Al referendum il 56,7 per cento degli abitanti aveva votato per rimanere territorio francese, una percentuale molto più bassa di quella prevista.
Nel parlamento uscente, gli indipendentisti hanno 25 seggi su 54, ma visto il risultato del referendum – per loro positivo, nonostante la sconfitta – sperano di aumentare il numero dei loro rappresentanti.

La Nuova Caledonia è un arcipelago che fa parte della Melanesia, una delle regioni che compongono l’Oceania, abitato da circa 260mila persone.
Per diverso tempo, nel corso del Diciannovesimo secolo, la Nuova Caledonia fu un territorio conteso tra Regno Unito e Francia, prima di diventare possedimento francese nel 1853. Circa dieci anni dopo cominciò a essere usata come colonia penale e mantenne questa funzione per quattro decenni.
Oggi la società neocaledone continua a essere divisa tra i kanaki, cioè gli indigeni; le persone di discendenza europea (i caldoche, discendenti di coloni francesi che si trasferirono in Nuova Caledonia nei primi anni della colonizzazione e detenuti nella colonia penale poi liberati, e i francesi di recente migrazione provenienti dalla Francia metropolitana); le popolazioni polinesiane e del Sud est asiatico e piccole comunità di “algerini del Pacifico” (discendenti di uomini e donne deportati dalle autorità francesi nei campi di lavoro della Nuova Caledonia nella seconda metà dell’Ottocento).

La Nuova Caledonia rimarrà francese