Iraq Airstrike
Un'auto colpita da un bombardamento aereo statunitense vicino a Mosul, Iraq, 6 novembre 2008 (AP Photo/Yahya Ahmed)

Gli Stati Uniti hanno un nuovo “missile intelligente”

Non esplode, per evitare danni collaterali e vittime innocenti, ma colpisce direttamente l'obiettivo con il suo peso e con lunghe lame, scrive il Wall Street Journal

Gli Stati Uniti hanno progettato un missile in grado di colpire obiettivi senza esplodere, riducendo al minimo i danni e la probabilità di vittime civili. Finora intorno all’arma c’è stata una grande segretezza, ma è già stata utilizzata, scrive il Wall Street Journal, e i dettagli sul suo funzionamento e uso sono stati confermati da diversi funzionari ed ex funzionari del governo statunitense rimasti anonimi. Non se ne conoscono comunque molti dettagli, e i vari produttori di missili e armi e il Pentagono si sono rifiutati di fare commenti.

Il razzo si chiama R9X ed è una variante del missile Hellfire introdotto come arma anticarro negli anni Ottanta e utilizzato sui droni dopo l’11 settembre 2001 per colpire le persone. L’R9X è però equipaggiato con una testata inattiva. Invece di esplodere, è stato progettato per cadere con tutto il suo peso sui vari bersagli, automobili o edifici, senza danneggiare persone e proprietà vicine: per chi è preso di mira è come se un’incudine cadesse dal cielo ad alta velocità, hanno detto i funzionari al Wall Street Journal. Il razzo è dotato anche di un equipaggiamento speciale: sei lunghe lame interne che escono pochi secondi prima dell’impatto per distruggere qualsiasi cosa si ritrovi lungo il suo percorso e poi il bersaglio stesso.

Illustrazione grafica del missile R9X fatta dal Wall Street Journal e basata sulla descrizione dell’arma.

L’R9X è conosciuto in gergo come “Ginsu volante”, con riferimento ai celebri coltelli venduti negli Stati Uniti in televisione tra gli anni Settanta e Ottanta e che, si diceva, potessero tagliare dai pomodori ai rami degli alberi. L’altro nome con cui viene chiamata l’arma è “bomba ninja”. È stata pensata durante il mandato di Barack Obama con il preciso obiettivo di evitare vittime civili durante i raid aerei in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Siria, Somalia, Yemen e altri posti ancora. La progettazione sarebbe iniziata nel 2011 e – a parte le varie considerazioni umanitarie e legali che se ne possono fare, dice il Wall Street Journal – questo tipo di razzo ha il vantaggio di non mettere in discussione il sostegno popolare ai vari interventi militari, indebolendo le argomentazioni che hanno a che fare con le vittime civili. Alcuni funzionari hanno poi spiegato che sempre più terroristi si stavano adattando ai raid aerei degli Stati Uniti, nascondendosi tra gruppi di donne e bambini per mettersi fuori portata.

L’R9X è stato usato poco e solo in circostanze specifiche, in particolare quando la posizione del leader di un gruppo terroristico viene individuata con precisione e quando l’uso di altre armi rischierebbe di uccidere molte persone innocenti. Il Dipartimento della Difesa lo ha impiegato circa sei volte, hanno detto i funzionari, durante operazioni in Libia, Siria, Iraq, Yemen e Somalia. «Il Wall Street Journal è stato in grado di confermare due specifici attacchi in cui è stato utilizzato, uno del Dipartimento della Difesa e uno della CIA».

Nel gennaio del 2019 Jamal al-Badawi, accusato di essere dietro l’attentato del 2000 al cacciatorpediniere statunitense USS Cole ormeggiato nel porto di Aden, nello Yemen meridionale, fu ucciso da un R9X sparato dal Pentagono. Nel febbraio del 2017 Ahmad Hasan Abu Khayr al-Masri, un cittadino egiziano che era stato vice di Abu Omar al-Baghdadi in al Qaida, è stato poi ucciso nella provincia di Idlib in Siria da un R9X lanciato da un aereo degli Stati Uniti gestito dalla CIA.

Le conseguenze di quelle operazioni hanno portato a pensare, a chi era presente o a chi aveva visto le foto, che fosse stata usata una nuova arma. Gli attacchi non avevano infatti alcuna somiglianza con i danni normalmente provocati dai raid statunitensi. Un razzo Hellfire di solito lascia dietro di sé carcasse di auto sventrate e incendiate, circondate da detriti e segni di bruciature visibili su ampio raggio. L’R9X non lascia niente di simile. Le fotografie delle conseguenze dell’attacco ad al-Masri mostrano un foro oblungo sul tetto dell’auto in cui l’uomo si trovava. Non ci sono segni di bruciature che facciano pensare a un’esplosione. Il parabrezza dell’auto è rotto, ma i tergicristalli sono ancora al loro posto.

Un ex funzionario degli Stati Uniti ha detto che l’arma può essere usata quando ci sono dubbi sull’integrità strutturale di un edificio dove si trova l’obiettivo. Il nuovo missile potrebbe uccidere il terrorista senza far crollare l’edificio e ferire o uccidere chiunque altro si trovi al suo interno, ha detto questa persona. Un altro vantaggio è che, riducendo al minimo il rischio di vittime civili, il razzo dà l’opportunità di fare dei tentativi, riducendo il numero di ore in cui l’esercito deve mantenere la sorveglianza e in cui gli aerei armati devono restare in volo. Due dei funzionari che hanno accettato di parlare con il Wall Street Journal hanno detto che il governo avrebbe dovuto riconoscere pubblicamente l’esistenza di quest’arma anni fa, per dimostrare che gli Stati Uniti hanno a cuore l’obiettivo di evitare vittime civili.

Continua sul Post
Exit mobile version