La commissione Giustizia della Camera statunitense ha votato a favore dell’accusa di oltraggio al Congresso nei confronti di William Barr

Mark Wilson/Getty Images
Mark Wilson/Getty Images

La commissione Giustizia della Camera degli Stati Uniti ha votato a favore dell’accusa nei confronti del procuratore generale William P. Barr (cioè il corrispettivo statunitense del nostro ministro della Giustizia) di aver oltraggiato il Congresso nascondendo parte del “rapporto Mueller“, il documento conclusivo dell’inchiesta sul cosiddetto caso Russia. La decisione è stata presa con 24 voti a favore e 16 contrari.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva in precedenza bloccato la diffusione delle parti non ancora divulgate del rapporto invocato il cosiddetto “executive privilege”, cioè quella prerogativa del presidente che permette di opporsi a certe richieste di testimonianza e diffusione di atti sulla base del fatto che riguardano l’istituzione della presidenza. Ora dovrà esprimersi sulla questione la Camera degli Stati Uniti (e non solo la commissione Giustizia) e, come spiega il Guardian, potrebbe iniziare una «lunga battaglia legale tra il Congresso e l’amministrazione Trump».