Il ministero della Difesa ha cancellato un nuovo ordine di droni

Ora la Piaggio Aerospace, l'unica azienda produttrice di droni in Italia, rischia di chiudere

(ERIC PIERMONT/AFP/Getty Images)
(ERIC PIERMONT/AFP/Getty Images)

Il minsitro della Difesa Elisabetta Trenta ha annunciato ieri di aver rinunciato all’acquisto per 250 milioni di euro di otto droni P.1HH prodotti dalla Piaggio Aerospace, l’unica azienda produttrice di droni di questo tipo in Italia. La società, dove lavorano oltre mille persone, è da tempo in crisi: si trova in amministrazione straordinaria ora rischia di chiudere. Trenta ha detto che il ministero continua a “supportare la creazione di condizioni idonee” per mantenere in piedi l’azienda e ha parlato della possibilità di acquistare dall’azienda degli aerei P180 per rinnovare l’attuale flotta già in possesso del ministero.

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La decisione di non procedere all’acquisto sembra soprattutto dovuta alle scarse caratteristiche tecniche del P.1HH, il primo drone realizzato da Piaggio Aerospace: in sostanza una versione senza pilota del P180. È considerato da molti un velivolo non soddisfacente: in un’audizione alla Camera il Capo di stato maggiore dell’Aeronautica, Alberto Rosso, ha definito «otto pezzi di ferro» i velivoli già prodotti e in attesa di essere acquistati.

Dopo il P.1HH la società aveva iniziato a sviluppare un nuovo modello, il P.2HH, con potenzialità giudicate migliori ma che è ancora molto lontano dalla fase di realizzazione. Il governo, insieme al fondo Mubadala Development degli Emirati Arabi Uniti che possedeva metà della società, avrebbe dovuto investire quasi 800 milioni nel progetto. Nonostante le promesse del ministro Trenta di proseguire nell’investimento, il progetto è stato silenziosamente abbandonato e del denaro che si doveva investire ufficialmente non si è più saputo nulla.