Christo impacchetterà l’Arco di Trionfo di Parigi

Christo davanti alla London Mastaba, la sua opera galleggiante di più di settemila barili colorati messi sul Serpentine Lake di Hyde Park, a Londra, 18 giugno 2018
(Tim P. Whitby/Tim P. Whitby/Getty Images for Serpentine Galleries)
Christo davanti alla London Mastaba, la sua opera galleggiante di più di settemila barili colorati messi sul Serpentine Lake di Hyde Park, a Londra, 18 giugno 2018 (Tim P. Whitby/Tim P. Whitby/Getty Images for Serpentine Galleries)

La prossima opera impacchettata del famoso artista Christo sarà l’Arco di Trionfo di Parigi, dal 6 al 19 aprile del 2020. L’impacchettamento di grandi opere e paesaggi è una delle cifre stilistiche sue e della moglie Jeanne-Claude: insieme imballarono il Reichstag di Berlino, il Pont-Neuf di Parigi e un pezzo di costa australiana con 95.600 metri quadrati di tessuto. Dopo la morte della moglie, avvenuta nel 2009, Christo abbandonò la tecnica: l’Arco di Trionfo sarà la prima opera che impacchetterà di nuovo, con circa 25 mila metri quadrati di polipropilene riciclabile blu, tenuto insieme da 7 chilometri di corda rossa. L’opera non sarà finanziata con soldi pubblici ma attraverso la vendita di disegni preparatori, collage e modellini realizzati apposta da Christo.

L’installazione coincide con la mostra al centro Pompidou dedicata ai primi anni a Parigi di Jeanne-Claude e Christo, che si terrà dal 18 marzo al 15 giugno. Nacquero lo stesso giorno nello stesso anno – il 13 giugno del 1935 – lei in Marocco, lui in Bulgaria, e si conobbero a Parigi nel 1958, dove Christo si era trasferito dopo gli studi. Qui rimasero fino al 1964, quando andarono a vivere a New York.

Christo e Jeanne-Claude