Il cardinale francese Philippe Barbarin è stato condannato a sei mesi di carcere per non aver denunciato gli abusi sessuali commessi da un prete

Il cardinale francese Philippe Barbarin nel tribunale di Lione, il 7 gennaio 2019 (AP Photo/Laurent Cipriani)
Il cardinale francese Philippe Barbarin nel tribunale di Lione, il 7 gennaio 2019 (AP Photo/Laurent Cipriani)

In Francia il cardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, è stato condannato a sei mesi di carcere per non aver denunciato gli abusi sessuali su minorenni di cui è accusato l’ex prete Bernard Preynat. Gli abusi in questione sarebbero avvenuti negli anni Ottanta e Novanta: nove uomini hanno accusato Preynat di averli abusati quando erano ragazzi e facevano parte di un gruppo di boy scout; l’uomo, che non è più sacerdote dal 2015, non è stato processato perché per i fatti in questione sono prescritti.

Durante il processo a Barbarin, il cardinale ha sostenuto di essere innocente: «Non so di cosa sarei colpevole. Non ho mai cercato di nascondere né di coprire questi fatti orribili». Ha detto di aver saputo degli abusi solo nel 2014 e ha detto che farà appello contro la sentenza. Altre cinque persone che erano sotto processo, tra cui l’arcivescovo di Auch Maurice Gardès, il vescovo di Nevers Thierry Brac de La Perrière e il prete Xavier Grillon, sono state assolte. Alla storia degli abusi di Preynat è dedicato il nuovo film del regista francese François Ozon, Grâce à Dieu, da poco uscito nei cinema in Francia.