Protest against the dissolution of the INF Treaty
Alcuni modellini di missile gettati dentro a un secchio dell'immondizia durante una protesta contro la fine del trattato sulla non proliferazione di armi nucleari a Berlino, l'1 febbraio 2019. (Paul Zinken/picture-alliance/dpa/AP Images)

La Russia si è ufficialmente ritirata dal trattato sulle forze nucleari a medio raggio (INF)

Il Cremlino ha detto che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con cui ha ritirato ufficialmente la Russia dal trattato sulle forze nucleari a medio raggio, il cosiddetto trattato INF, da “Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty”, che aveva firmato con gli Stati Uniti nel 1987. La decisione era stata annunciata già a inizio febbraio poco dopo che gli Stati Uniti avevano fatto la stessa cosa.

L’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump aveva giustificato la sua decisione sostenendo – come aveva già fatto l’amministrazione Obama nel 2014 – che la Russia da tempo avesse smesso di rispettare il trattato, producendo missili nucleari a media gittata, tra i 500 e i 5.500 chilometri, che possono essere lanciati da terra. La Russia ora comincerà a sviluppare nuovi missili, tra cui una versione adatta ai lanci da terra dei missili Kalibr, usati dalle navi militari, e un nuovo tipo di missile supersonico che voli a una velocità più di cinque volte superiore a quella del suono. Putin ha detto che la Russia, però, non schiererà missili a corto e medio raggio (quelli che potrebbero colpire paesi europei) a meno che gli Stati Uniti non lo facciano per primi.

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