Si è dimessa un’altra ministra del governo del Canada

(Justin Tang/The Canadian Press via AP)
(Justin Tang/The Canadian Press via AP)

Jane Philpott, presidente dell’Agenzia del Tesoro del Canada, il ministero che si occupa di esaminare e approvare le spese del governo, si è dimessa in seguito allo scandalo che ha coinvolto il primo ministro Justin Trudeau, accusato di aver cercato di aiutare la società SNC-Lavalin Group Inc a evitare un processo per corruzione.

«Devo attenermi ai miei valori fondamentali, alle mie responsabilità etiche e agli obblighi costituzionali» – ha detto Philpott per spiegare la sua decisione – «Ci può essere un prezzo da pagare per agire secondo i propri principi, ma c’è un prezzo maggiore per abbandonarli». Le dimissioni di  Philpott arrivano a poche settimane da quelle di Jody Wilson-Raybould, che era stata procuratrice generale dal 2015 fino al 14 gennaio del 2019, e poi ministra degli Affari dei veterani da quella data al 12 febbraio 2019. Jody Wilson-Raybould si era dimessa in seguito a un’inchiesta pubblicata dal giornale Globe & Mail che sosteneva che Trudeau e il suo staff avessero fatto pressioni su di lei perché intervenisse per far evitare alla società SNC-Lavalin un processo per corruzione.

Il governo ha negato fin dal primo momento tutte le accuse ma il 27 febbraio Wilson-Raybould ha testimoniato davanti al Parlamento sostenendo di aver ricevuto pressioni perché lasciasse cadere le accuse di corruzione contro la società e dicendo che tra il settembre e il dicembre del 2018 aveva ricevuto «velate minacce» riguardo al processo contro SNC-Lavalin da parte del ministro delle Finanze Bill Morneau, dal suo staff, da stretti collaboratori di Trudeau e dallo stesso Trudeau. Dopo la deposizione il Partito Conservatore ha chiesto le dimissioni di Trudeau, che però ha rifiutato, continuando a dire che il suo governo si è sempre comportato correttamente.