Domani la prima ministra britannica Theresa May tornerà a Bruxelles per provare ad ottenere delle concessioni sull’accordo su Brexit

Theresa May e Jean-Claude Juncker, Bruxelles, 7 febbraio 2019 (ARIS OIKONOMOU/AFP/Getty Images)
Theresa May e Jean-Claude Juncker, Bruxelles, 7 febbraio 2019 (ARIS OIKONOMOU/AFP/Getty Images)

La prima ministra del Regno Unito, Theresa May, tornerà mercoledì a Bruxelles per provare a rinegoziare l’accordo sull’uscita del paese dall’Unione Europea e ottenere delle concessioni per poter concluderne uno nuovo prima della data ufficiale di Brexit, il 29 marzo prossimo. È un obiettivo difficilissimo, visto che le autorità europee hanno ripetutamente detto di non essere disposte a rinegoziare l’accordo, senza mai fare aperture o lasciare intravedere spiragli: ma May ci proverà comunque perché non sembra possibile che l’attuale accordo, che lei stessa aveva negoziato nei mesi scorsi, possa essere approvato dal Parlamento britannico. In assenza di quell’approvazione, il 29 marzo il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea senza accordo.

Domani May incontrerà il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. Già due settimane fa May era stata a Bruxelles, dove aveva incontrato anche il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e quello del Parlamento Antonio Tajani, senza raggiungere dei risultati concreti. Il segretario britannico per Brexit, Stephen Barclay, ha incontrato ieri il capo dei negoziati dell’Unione Europea, Michel Barnier, e ha descritto il loro incontro – incentrato sulla questione del “backstop” tra l’Irlanda e l’Irlanda del Nord – come «produttivo».