Juan Guaidó, leader dell’opposizione venezuelana, ha detto di provare «profondo sconcerto» per la decisione del governo italiano di non schierarsi nella crisi del Venezuela

Juan Guaidó (JUAN BARRETO/AFP/Getty Images)
Juan Guaidó (JUAN BARRETO/AFP/Getty Images)

Juan Guaidó, capo dell’opposizione venezuelana che si è autoproclamato presidente del Venezuela, ha criticato il governo italiano sulla crisi venezuelana, accusandolo di non prendere una posizione netta contro il presidente Nicolás Maduro e di non chiedere «con forza, libere elezioni, sotto l’egida della comunità internazionale, e lo sblocco degli aiuti umanitari». Guaidó, che ha espresso le sue posizioni tramite una lettera-appello fatta arrivare ai giornali italiani, ha specificato che 59 paesi del mondo e il Parlamento europeo hanno riconosciuto l’autorità legittima dell’Assemblea Nazionale, il Parlamento controllato dalle opposizioni di cui Guaidó è presidente, e di conseguenza «la mia persona quale presidente provvisorio del paese, con il preciso e limitato compito di portare il Venezuela, al più presto, a libere elezioni democratiche».

Dall’inizio dell’ultima crisi venezuelana, lo scorso gennaio, il governo italiano ha mantenuto una posizione molto vaga e incerta su Guaidó e Maduro, specchio delle differenze interne alla maggioranza: mentre la Lega è sembrata più incline ad appoggiare il leader dell’opposizione, diversi esponenti del M5S hanno espresso vicinanza e simpatia per il presidente in carica.