Cory Booker si è candidato alle primarie dei Democratici statunitensi per le elezioni presidenziali del 2020

Cory Booker. (Aaron P. Bernstein/Getty Images)
Cory Booker. (Aaron P. Bernstein/Getty Images)

Il 49enne senatore del New Jersey Cory Booker si è candidato alle primarie del Partito Democratico statunitense per le elezioni presidenziali del 2020, aggiungendosi alla già lunga lista di candidati e candidate, tra cui Elizabeth Warren e Kamala Harris. La candidatura di Booker – annunciata con un video mandato per email ai suoi sostenitori – non è stata una sorpresa: da anni si parlava di questa possibilità e negli ultimi mesi Booker ha viaggiato in molti dei primi stati dove si voterà per le primarie, quelli che spesso risultano decisivi per il futuro di una candidatura.

Booker, afroamericano ed ex popolare sindaco di Newark (una volta salvò la sua vicina di casa da un incendio), ha lavorato già molto per costruirsi consenso soprattutto sugli stati del Sud, storicamente Repubblicani ma con un’alta percentuale di elettori afroamericani che votano il Partito Democratico. Il piano di Booker è convincere il partito di poter vincere in quegli stati alle presidenziali, cambiando i tradizionali equilibri politici.

Booker ha costruito i primi anni della sua carriera politica come sindaco di Newark, presentandosi come un moderato di sinistra con posizioni forti sui diritti civili ma sensibile alle esigenze di imprese e commercianti; poi dal suo arrivo in Senato nel 2013 si è gradualmente spostato verso sinistra. Nel 2016 era stato anche preso in considerazione per candidarsi come vicepresidente insieme a Bernie Sanders, nel caso fosse riuscito a battere Clinton alle primarie.