Kevin Spacey si è dichiarato innocente nella sua prima udienza in tribunale

Kevin Spacey in tribunale a Nantucket, Massachusetts, 7 gennaio 2019 (Nicole Harnishfeger-Pool/Getty Images)
Kevin Spacey in tribunale a Nantucket, Massachusetts, 7 gennaio 2019 (Nicole Harnishfeger-Pool/Getty Images)

Lunedì l’attore statunitense Kevin Spacey è apparso per la prima volta in tribunale, a Nantucket, in Massachusetts, per rispondere delle accuse di aggressioni e molestie sessuali che gli sono state fatte dal 2017. Spacey si è dichiarato non colpevole di aver molestato sessualmente un 18enne nel 2016. Il giudice gli ha ordinato di non avvicinarsi all’accusatore e alla sua famiglia, e ha anche stabilito che l’accusatore e la sua ragazza di allora non potranno cancellare messaggi e altri dati dai loro cellulari dal giorno della presunta aggressione a sei mesi dopo: secondo l’avvocato di Spacey, il celebre Alan Jackson, potrebbero contenere informazioni che ne proverebbero l’innocenza. La prossima udienza si terrà il 4 marzo e Spacey ha ottenuto di poter non essere presente e di dover essere solo reperibile al telefono.

In questo caso la denuncia viene dalla conduttrice televisiva Heather Unruh: nel 2016 suo figlio 18enne avrebbe visto Spacey al Club Bar, un ristorante famoso della località di villeggiatura di Nantucket, e gli avrebbe chiesto una foto. Spacey gli avrebbe offerto da bere per convincerlo a seguirlo nella sua stanza e gli avrebbe infine aperto la zip dei pantaloni molestandolo per circa tre minuti. Il ragazzo sarebbe fuggito mentre Spacey andava in bagno. Se condannato, l’attore rischia fino a cinque anni di carcere.

Spacey è indagato anche per un caso di aggressione sessuale a Los Angeles avvenuto nel 2016; nello scorso anno aveva ricevuto molte accuse di molestie che avevano portato alla sua esclusione dalla serie tv House of Cards, di cui era protagonista, e alla rimozione da un’importante produzione di Ridley Scott (Tutti i soldi del mondo).

Kevin Spacey ha impersonato il suo personaggio in “House of Cards” per difendersi dalle accuse di molestie