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  • Martedì 25 dicembre 2018

È stato attaccato il ministero degli Esteri a Tripoli

Dalle prime informazioni sembra che siano state uccise almeno tre persone: finora non sono state diffuse rivendicazioni

Il ministero degli Esteri a Tripoli (MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)
Il ministero degli Esteri a Tripoli (MAHMUD TURKIA/AFP/Getty Images)

Martedì mattina c’è stato un attacco terroristico contro il ministero degli Esteri a Tripoli, in Libia. Secondo la ricostruzione di Associated Press, che ha parlato con diversi testimoni e funzionari governativi rimasti anonimi, l’attacco sarebbe stato compiuto da almeno due uomini: uno di loro si sarebbe fatto esplodere all’interno dell’edificio che ospita il ministero degli Esteri, il secondo sarebbe stato ucciso dalle forze di sicurezza libiche prima di riuscire ad attivare l’esplosivo che aveva addosso. La ricostruzione di Reuters invece parla di tre assalitori, due dei quali si sarebbero fatti esplodere. Il numero dei morti varia a seconda dai giornali e non è chiaro se le diverse cifre comprendano anche gli assalitori: Reuters e Associated Press parlano di 3 morti, Al Jazeera di 2, un agente di sicurezza e un impiegato del ministero.

Diversi testimoni hanno raccontato anche di avere sentito dei rumori di spari. Nell’attentato sarebbero anche state ferite nove persone, secondo il ministero della Salute, che ha confermato la morte di una persona.

Finora non ci sono conferme ufficiali né della dinamica dell’attentato né del numero degli assalitori, dei morti e dei feriti: le informazioni diffuse dai giornali vanno quindi prese con le molle. Nessun gruppo ha rivendicato l’attentato.

Il ministero degli Esteri libico si trova nell’area di Dahmani, dove ci sono anche diversi edifici che ospitano missioni diplomatiche straniere, tra cui quella di Egitto, Regno Unito, Turchia e Italia. Al momento dell’attacco il ministro degli Esteri Mohemed al-Taher non era all’interno dell’edificio. Le foto diffuse mostrano il fumo uscire dal ministero. Le forze di sicurezza libiche hanno isolato l’area e hanno preso il controllo di tutti gli edifici intorno al palazzo direttamente colpito: è stata anche ordinata l’evacuazione immediata della zona.

Tripoli è controllata dal governo di accordo nazionale guidato dal primo ministro Fayez al Serraj, appoggiato dall’ONU e sostenuto anche dall’Italia. La Libia orientale invece è controllata dal generale Khalifa Haftar.