McDonald’s diminuirà l’uso di antibiotici nei suoi manzi

(NICOLAS ASFOURI/AFP/Getty Images)
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La catena di fastfood MacDonald’s ha detto che ridurrà la quantità di antibiotici usati per curare i suoi manzi in tutto il mondo: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità l’utilizzo eccessivo o inappropriato di alcuni antibiotici potrebbe renderli infatti meno efficaci nel curare gli essere umani. La misura entrerà in vigore in dieci paesi, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada e l’Australia, che forniscono a McDonald’s l’85 per cento della carne di manzo dei suoi piatti. Al momento ha avviato in ognuno dei test regionali per determinare come procedere ed entro il 2020 stabilirà obiettivi precisi per ogni singolo paese.

In generale, l’azienda ha detto che vieterà l’uso di antibiotici importanti dal punto di vista medico per far crescere gli animali e che non permetterà più di usarli in massa sulle mandrie per prevenire e per contenere la diffusione delle malattie infettive; curerà invece i singoli esemplari che mostrano i segni della malattia. Nel 2016 McDonald’s aveva applicato una regola simile per i polli allevati negli Stati Uniti, poi estesa anche in altri paesi da cui si rifornisce.