L’ex capo di Nissan Carlos Ghosn è stato formalmente incriminato per i falsi compensi, dicono i media giapponesi

Dei passanti guardano la tv mentre si parla di Carlos Ghosn, Tokyo, 22 novembre 2018
(KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)
Dei passanti guardano la tv mentre si parla di Carlos Ghosn, Tokyo, 22 novembre 2018 (KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

L’ex presidente e amministratore delegato dell’azienda automobilistica giapponese Nissan Motor Carlos Ghosn, arrestato lo scorso 19 novembre, è stato formalmente incriminato per aver sottostimato i propri compensi nei report alle autorità di borsa tra il 2010 e il 2015. I media giapponesi dicono anche che i pubblici ministeri giapponesi hanno emesso un ulteriore mandato di arresto per Carlos Ghosn potendo così continuare a tenerlo in stato di fermo. Le nuove accuse riguardano il sospetto che Ghosn abbia sottostimato i suoi compensi anche negli ultimi tre anni, fino al marzo 2018.

In queste ore, per Ghosn, sarebbe scaduto il primo fermo di polizia: il nuovo arresto consentirà ai pubblici ministeri di poterlo interrogare ancora e di tenerlo in stato di detenzione per altri 22 giorni. Ghosn era stato arrestato insieme a un altro importante dirigente di Nissan, Greg Kelly. La procura di Tokyo ha incriminato anche Nissan come società per le false comunicazioni alle autorità di borsa relative ai compensi del suo ex presidente e amministratore delegato e per violazione delle norme sulle comunicazioni finanziarie.