Nicklas Bendtner, ex calciatore di Arsenal e Juventus, dovrà scontare una condanna per aggressione in Danimarca

(Martin Sylvest / Scanpix 2018)
(Martin Sylvest / Scanpix 2018)

Il calciatore danese Nicklas Bendtner, tuttora sotto contratto con la squadra norvegese del Rosenborg, dovrà scontare una condanna per aggressione per aver aggredito un tassista a Copenaghen lo scorso settembre. Bendtner ha scelto di non presentare ricorso contro la condanna a cinquanta giorni di reclusione ricevuta a inizio novembre: di conseguenza il procuratore di stato di Copenaghen ha confermato che la sentenza è diventata definitiva. Nei prossimi giorni si conosceranno le modalità con cui Bendtner dovrà scontare la pena, e anche il tassista aggredito dovrà affrontare un processo per tentata violenza.

Bendtner aveva ammesso di aver picchiato il tassista, sostenendo però di aver agito per legittima difesa dopo essersi visto lanciare contro una bottiglia di vetro mentre era in compagnia della sua ragazza. La lite sarebbero poi proseguita con un eccesso di violenza da parte di Bendtner, che ha fratturato la mascella del tassista in due punti diversi. La condanna tuttavia non dovrebbe interrompere la sua carriera: il campionato norvegese è infatti fermo e riprenderà a marzo. Bendtner ha 30 anni e gioca come centravanti. Da giovane era considerato una promessa del calcio europeo: l’Arsenal lo ingaggiò ancora minorenne e lo portò in prima squadra nel 2005. Nel corso degli anni, però, si è perso fra infortuni, problemi di peso e di disciplina. Fra il 2012 e il 2013 giocò in prestito alla Juventus, con cui però si infortunò e mise insieme appena nove presenze stagionali.