L’Antitrust ha detto che la SIAE ha compiuto un «abuso di posizione dominante»

Mettendo in atto un monopolio di fatto e rendendo agli autori difficile – se non impossibile – esercitare il loro diritto di scelta

L’AGCM (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, anche nota come Antitrust) ha accertato che dal 2012 la SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, ha sviluppato un «abuso di posizione dominante» mettendo in atto condotte «finalizzate a escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d’autore» e «impedire il ricorso all’autoproduzione da parte dei titolari dei diritti». L’Antitrust ritiene cioè che la SIAE, di cui è da qualche mese presidente Mogol, abbia operato provando ad affermare un monopolio «non supportato dalla normativa». Così facendo la SIAE avrebbe reso difficile, spesso impossibile, il «diritto di scelta dell’autore» su come gestire i diritti delle sue opere. L’Antitrust ha parlato di «imposizione di vincoli» di quattro diversi tipi, elencati e spiegati in un comunicato sul suo sito.

SIAE è stata quindi invitata a rimediare subito e a non farlo più (detta con più parole: «astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi»). Dovrà anche pagare una sanzione simbolica di 1.000 euro.