Medici Senza Frontiere ha chiesto la chiusura dei campi di detenzione per richiedenti asilo sull’isola di Nauru

L’ong Medici Senza Frontiere (MSF) ha chiesto la chiusura dei campi di detenzione per richiedenti asilo sull’isola di Nauru, parlando di una gravissima crisi di salute mentale tra le centinaia di migranti ospitati. Nauru è una piccolissima isola nell’Oceano Pacifico – ha una superficie di circa 20 chilometri quadrati – è collegata per via aerea solo all’Australia ed è la più piccola repubblica indipendente al mondo. Nel 2013 il governo australiano aprì sull’isola diversi centri di detenzione per ospitare i migranti irregolari fermati mentre cercavano di raggiungere l’Australia via mare. Oggi a Nauru ci sono circa 900 migranti, di cui 100 bambini, e Medici Senza Frontiere ha detto che negli 11 mesi durante i quali le è stato permesso lavorare sull’isola ha potuto verificare una diffusa presenza di problemi di salute mentale, sia tra gli adulti che tra i bambini.

Medici Senza Frontiere, che ha dovuto lasciare l’isola poche settimane fa, ha detto che in 11 mesi ha trattato 78 casi di tentato suicidio e che ci sono moltissimi bambini che soffrono di sindrome da astinenza, che si manifesta in persone che hanno subito grossi traumi e che di fatto smettono di parlare e mangiare. Il direttore di MSF Paul McPhun ha detto che i campi dovrebbero essere chiusi e non dovrebbero esserne aperti di simili.