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ANSA

Le cose da sapere sul grande blocco del traffico dei diesel Euro 3

Sarà vincolante dall'1 ottobre al 31 marzo in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna (dove il divieto sarà esteso anche agli Euro 4)

Lunedì 1 ottobre in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto entrerà in vigore il nuovo “Accordo bacino padano” (PDF), un programma per migliorare la qualità dell’aria in Pianura padana sottoscritto nel 2017 da queste regioni e dal ministero dell’Ambiente.

L’accordo prevede, tra le altre cose, il divieto di usare automobili diesel Euro 3 in certe fasce orarie dei giorni feriali fino al 31 marzo, che si aggiunge alle altre misure permanenti adottate dalle regioni nel periodo invernale; una grossa eccezione si avrà in Emilia-Romagna, regione che ha deciso di estendere subito il divieto anche agli Euro 4. Nelle altre regioni invece la circolazione degli Euro 4 sarà limitata solo dall’ottobre del 2020, e quella degli Euro 5 dal 2025. Il Codice della strada prevede multe da 163 a 658 euro per chi circola con veicoli soggetti a limitazione del traffico senza autorizzazione: potete verificare la classe ambientale del vostro veicolo su questo sito.

La misura verrà comunque applicata gradualmente sul territorio: da lunedì varrà solo «nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti» in cui si siano registrati alti valori di concentrazione degli inquinanti PM10 o NO2, e solo in presenza di un «adeguato servizio di trasporto pubblico locale». Ogni comune si è dovuto adeguare per proprio conto con una delibera, quindi ognuno prevede proprie deroghe ed eccezioni. In Lombardia i diesel Euro 3 non potranno circolare nei giorni feriali tra le 7:30 e le 19:30 in 214 comuni: Varese, Lecco, Vigevano, Legnano, Abbiategrasso, S. Giuliano Milanese e questi altri. Solo a Milano, scrive il Corriere della Sera, saranno coinvolte 32.500 automobili e 12.500 furgoni.

In Emilia-Romagna non potranno circolare i veicoli diesel fino a Euro 4 nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 in tutti i comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli del cosiddetto “agglomerato urbano” di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa. A ottobre dovrebbe partire un programma di incentivi per le piccole e medie imprese per la rottamazione dei veicoli diesel soggetti a limitazioni e l’acquisto di veicoli ibridi, elettrici, a metano o gpl.

In Veneto, dove è stato già avviato un programma di incentivi per la sostituzione dell’auto, il blocco sarà valido nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 nei comuni sopra i 30.000 abitanti, così come in Piemonte. Secondo Repubblica, per una serie di lungaggini amministrative l’entrata in vigore del divieto dovrebbe subire un ritardo in tutto il Piemonte, ma non a Torino.

Oltre al blocco degli Euro 3, l’accordo tra le regioni prevede anche l’applicazione di misure congiunte per gli impianti di riscaldamento a legna, l’accesso alle Ztl e il car-sharing, oltre che incentivi per la sostituzione di auto vecchie e inquinanti e per ridurre le emissioni inquinanti delle attività agricole.

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