• Cultura
  • Mercoledì 26 settembre 2018

È stata scoperta l’identità della modella ritratta in “L’Origine du monde”

Cioè in una delle opere più famose e provocatorie di sempre, dipinta nel 1866 dal francese Gustave Courbet

Per moltissimo tempo gli appassionati di arte e gli studiosi si sono chiesti chi fosse la donna dipinta nel famosissimo quadro “L’Origine du Monde”, una delle opere d’arte più famose e provocatorie di sempre.

“L’Origine du Monde”, conservato nel Museo d’Orsay di Parigi, fu dipinto dal pittore francese Gustave Courbet nel 1866, anche se fu esposto pubblicamente in Francia solo nel 1991, e raffigura una parte del corpo di una donna, con la vulva in primo piano ma senza mostrarne il viso. Per diversi anni si pensò che la donna ritratta fosse la modella irlandese Joanna Hiffernan, amante di Courbet, ma di recente un’importante scoperta dello scrittore e studioso Claude Schopp ha portato a conclusioni diverse. Studiando alcune lettere tra due scrittori dell’epoca, George Sand e il figlio di Alexandre Dumas, Schopp ha scoperto che la donna ritratta in “L’Origine du Monde” era Constance Queniaux, nota ballerina dell’Opera di Parigi. Gli esperti considerano certe al 99 per cento le conclusioni di Schopp.

Nel 1866, anno in cui Courbet dipinse “L’Origine du Monde”, Queniaux era già un’ex ballerina, aveva 34 anni ed era una delle amanti del diplomatico ottomano Halil Şerif Pasha, noto con il nome Khalil Bey, l’uomo che commissionò l’opera al pittore francese. Khalil Bey teneva il quadro all’interno di un camerino, dietro una tenda verde, e lo mostrava agli ospiti delle cene e delle feste che organizzava a casa sua.

Schopp ha scoperto che la donna nel quadro era Queniaux durante alcune ricerche che stava facendo sulle lettere scritte da Alexandre Dumas. Si concentrò in particolare sulla trascrizione di una lettera che parlava di Queniaux e che però sembrava contenere alcuni errori.

Non solo il nome Queniaux era scritto male, ma c’era anche una frase che non tornava: «On ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l’interview de Mlle Queniault (sic) de l’Opéra», ovvero una cosa tipo: «Uno non può dipingere con il proprio pennello più delicato e musicale l’intervista di Madamoiselle Queniault». Come ha osservato Schopp, la parola «intervista» toglieva senso alla frase. Schopp decise così di consultare la lettera originale scritta da Dumas e conservata alla Biblioteca nazionale francese a Parigi. Scoprì che era stato fatto un errore nella trascrizione: Dumas non aveva scritto «interview» ma «intérieur», che nella frase originale aveva il significato di «parti intime». La frase di Dumas era quindi una cosa come: «Uno non può dipingere con il proprio pennello più delicato e musicale le parti intime di Madamoiselle Queniault».

«È stata come un’illuminazione», ha raccontato Schopp ad AFP. Schopp ha poi condiviso la sua scoperta con Sylvie Aubenas, direttrice del dipartimento della stampa e della fotografia della Biblioteca nazionale francese, che si è convinta che la donna ritratta in “L’Origine du Monde” fosse proprio Queniaux.

Un altro dettaglio ha convinto gli esperti a credere alle conclusioni di Schopp. Quando morì, nel 1908, Queniaux lasciò in eredità un dipinto di Courbet raffigurante un mazzo di camelie. All’epoca le camelie erano associate alle cortigiane a causa del romanzo di Dumas La signora delle camelie, che Giuseppe Verdi adattò nell’opera “La Traviata”. Secondo Aubenas, il quadro era un regalo a Queniaux del diplomatico ottomano Halil e dello stesso Courbet, un gesto di tributo alla ballerina francese.