La richiesta del Giappone di poter cacciare le balene per scopi commerciali è stata respinta

Una balenottera minore a bordo di una nave giapponese per la caccia alle balene per scopi scientifici, nel 2014. (Kyodo)
Una balenottera minore a bordo di una nave giapponese per la caccia alle balene per scopi scientifici, nel 2014. (Kyodo)

L’International Whaling Commission (IWC), l’organizzazione internazionale che si occupa di regolare la caccia alle balene nel mondo, ha respinto la richiesta del Giappone di poter cacciare le balene per scopi commerciali, vietata dal 1986 a tutti i paesi membri della commissione. La mozione del Giappone, che prevedeva la reintroduzione delle quote per la caccia commerciale delle balene dal 2020, ha ricevuto 41 voti contrari e 27 favorevoli, arrivati dai paesi che storicamente cacciano le balene – Islanda e Norvegia – e da una serie di stati caraibici e africani, che in molti ritengono siano stati convinti con una pesante attività di lobbying del Giappone e anche con il pagamento di tangenti, secondo alcune inchieste. Il Giappone, nonostante il divieto, continua notoriamente a cacciare le balene per venderne la carne, mascherando queste operazioni come ricerca scientifica.

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