La procura di Brescia ha aperto un’inchiesta sull’epidemia di polmonite nella bassa bresciana

(LaPresse/ Stefano Cavicchi)
(LaPresse/ Stefano Cavicchi)

Lunedì 10 settembre la procura di Brescia ha aperto un’inchiesta sui casi di polmonite che si stanno verificando nelle ultime settimane nella bassa bresciana orientale. Finora l’epidemia ha causato la morte di due persone — un anziano e una donna di 69 anni affetta da legionella – il contagio di 196 persone attualmente ricoverate e di altre dodici che sono state dimesse. I numeri delle infezioni, che nella maggioranza dei casi risalgono alla prima settimana di settembre, sono stati confermati oggi dall’assessore Giulio Gallera durante la seduta del Consiglio regionale lombardo a Milano. L’Agenzia regionale per l’ambiente sta già effettuando indagini sugli impianti di aerazione dei luoghi più frequentati della zona, sulla distribuzione dell’acqua potabile, sulle torri di irrigazione agricole e su dei possibili collegamenti con una moria di anatre avvenuta nel territorio comunale di Carpenedolo, il paese epicentro del contagio. Secondo Repubblica, per la procura di Brescia l’ipotesi di reato è epidemia colposa.