La coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita ha ammesso di aver compiuto un errore nell’attacco aereo che settimane fa ha ucciso molti bambini in Yemen

Un bambino ferito nel bombardamento circondato da tre medici in un ospedale della provincia di Saada (STRINGER/AFP/Getty Images)
Un bambino ferito nel bombardamento circondato da tre medici in un ospedale della provincia di Saada (STRINGER/AFP/Getty Images)

La coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita che combatte in Yemen ha ammesso che l’attacco aereo del 9 agosto in cui sono morte decine di persone, tra cui molti bambini che si trovavano a bordo di uno scuolabus, è stato frutto di errori e si è impegnata a indagare sulle singole responsabilità. L’ammissione, molto rara considerate le migliaia e migliaia di vittime civili dei bombardamenti nella guerra in Yemen, è arrivata dopo settimane di pressioni internazionali e inviti a limitare le morti di civili nel conflitto.

Inizialmente la coalizione aveva detto che l’obiettivo dell’attacco, avvenuto nella regione di Saada, nel nord dello Yemen, erano dei lanciamissili usati per attaccare il sud dell’Arabia Saudita il giorno prima. Sabato Mansour Ahmed al Mansour, un consulente legale dell’organo investigativo messo in piedi dalla coalizione, ha detto che l’attacco era basato su alcune informazioni raccolte dalle agenzie di intelligence secondo cui sullo scuolabus c’erano dei leader dei ribelli Houthi e che gli errori sono stati dovuti a una serie di ritardi nello svolgimento dell’attacco. La coalizione ha anche detto che insieme al governo dello Yemen si impegnerà a risarcire le famiglie delle vittime dell’attacco e farà una revisione del modo in cui sono condotti attacchi simili per evitare che accadano altri incidenti.