Premio Strega: Helena Janeczek
La scrittrice Helena Janeczek dopo aver vinto il premio Strega 2018, il 5 luglio (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Helena Janeczek ha vinto il premio Strega 2018 con “La ragazza con la Leica”

Il suo ultimo romanzo, pubblicato da Guanda, si ispira alla storia vera della fotografa Gerda Taro: era da 15 anni che non vinceva una donna

Helena Janeczek ha vinto il Premio Strega 2018 con il romanzo La ragazza con la Leica, pubblicato da Guanda. Era da quindici anni che una donna non vinceva il più importante premio letterario italiano: nel 2003 aveva vinto Melania Mazzucco con Vita. In tutto undici scrittrici hanno vinto lo Strega dalla sua prima edizione del 1947 a oggi, compresa Janeczek. L’edizione del 2017 era stata vinta da Paolo Cognetti con Le otto montagne (Einaudi).

La cerimonia di assegnazione del premio si è svolta giovedì sera a Roma. Janeczek ha vinto con 196 voti, secondo è arrivato Marco Balzano con 144 voti. Prima d’ora nessun libro pubblicato da Guanda – casa editrice di GeMS, il secondo gruppo editoriale italiano – aveva vinto lo Strega.

Janeczek è nata nel 1964 a Monaco di Baviera in una famiglia di ebrei tedeschi, ma vive in Italia dal 1983 e ha la cittadinanza italiana da anni. Tutti i suoi libri precedenti (ad esempio Le rondini di Montecassino) sono stati scritti in italiano, fatta eccezione per una raccolta di poesie del 1989.

La protagonista di La ragazza con la Leica è Gerda Taro, fotografa tedesca con origini ebree polacche, incarcerata nella Germania nazista per la sua militanza nel partito comunista. Insieme al celebre fotografo ungherese Robert Capa, che fu suo compagno, decise di documentare la Guerra civile spagnola, durante la quale morì a 26 anni: fu investita da un carro armato in un bombardamento aereo. Il romanzo è basato su fonti storiche, e oltre a Taro e Capa ha per protagonisti molti altri personaggi realmente esistiti. Dopo avere vinto, Janeczek ha detto di aver «scelto di raccontare la vita di Gerda perché è il simbolo di una donna libera e indipendente, che ha creduto nelle sue convinzioni». Il romanzo inizia così.

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