Toninelli dice che «non è mai stata all’ordine del giorno la chiusura dei porti italiani»

Contraddicendo Salvini, che aveva detto "chiudiamo i porti"

Roberto Monaldo / LaPresse
Roberto Monaldo / LaPresse

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha detto oggi durante un’intervista a Radio Capital che «non è mai stata all’ordine del giorno la chiusura dei porti italiani» per le navi che trasportano migranti, dando una nuova versione dei fatti degli ultimi due giorni intorno alla nave Aquarius. 

Toninelli ha detto durante il programma Circo Massimo che i problemi con la nave Aquarius – rimasta per due giorni tra Malta e la Sicilia in attesa del permesso di sbarcare in uno dei due paesi – derivavano dal rifiuto di Malta di aprire il porto della Valletta per lo sbarco dei migranti (ma la grandissima parte degli analisti e osservatori concordano nel dire che la nave sarebbe dovuta attraccare in Italia in base alle leggi in vigore). Domenica mattina, tuttavia, il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva fatto annunci molto diversi e tra le altre cose aveva twittato una sua foto con una grossa scritta “chiudiamo i porti”.

Salvini ha poi cambiato parzialmente idea, dicendo che i porti italiani resteranno chiusi solo per le navi delle ong che lavorano nel Mediterraneo, ma saranno aperti per le altre navi che portano migranti (quelle della Guardia Costiera, per esempio). Toninelli, oggi, ha detto invece che c’è «totale condivisione» all’interno del governo sulla gestione dei migranti e che non ci sarà nessuna chiusura dei porti. Non è però riuscito a chiarire come mai allora la Aquarius non sia stata fatta sbarcare in Italia.

L’intervista a Toninelli inizia dopo un’ora di trasmissione.