I risultati delle elezioni amministrative

Il centrodestra è andato bene ovunque, il centrosinistra è andato come ci si aspettava ma a sorpresa ha vinto a Brescia, il Movimento 5 Stelle è in grosso calo ovunque

(ANSA/FABIO DI PIETRO)
(ANSA/FABIO DI PIETRO)

Domenica 10 giugno si è votato nelle elezioni amministrative per rinnovare sindaci e consigli comunali in 760 comuni, tra cui 20 capoluoghi di provincia, e in 2 municipi di Roma. Sono state le prime grandi elezioni dopo quelle politiche dello scorso 4 marzo e hanno riguardato poco più di sei milioni di persone, circa un sesto dell’intero elettorato. L’affluenza finale è stata del 61 per cento.

Il centrodestra è andato bene in tutta Italia, ed è tornato a vincere in diverse città in tutto il paese. Il centrosinistra, che governava la maggior parte delle città dove si sono tenute le elezioni, è andato male, ma in alcune regioni è riuscito a limitare la sconfitta ed è inaspettatamente riuscito a vincere a Brescia. Il Movimento 5 Stelle invece ha perso consensi ovunque, soprattutto rispetto al voto delle elezioni politiche.

Qui di seguito trovate i risultati dei 20 comuni capoluoghi dove si è votato.

A Brescia ha vinto a sorpresa al primo turno il sindaco uscente di centrosinistra Emilio Del Bono, eletto nel 2013 con il PD. Del Bono ha vinto con il 54 per cento battendo l’avvocata Paola Vilardi, candidata del centrodestra. Il Movimento 5 Stelle, che aveva ottenuto un discreto risultato alle politiche, è sostanzialmente scomparso ottenendo circa il 5 per cento.

A Sondrio è arrivato in testa Marco Scaramellini del centrodestra, con il 46 per cento dei voti. Al ballottaggio il prossimo 24 giugno sfiderà Nicola Giugni, candidato del centrosinistra che ha raccolto il 36 per cento dei voti. Il Movimento 5 Stelle è appena sopra il tre per cento, nonostante alle politiche avesse raccolto quasi il 16 per cento dei voti.

A Treviso il candidato della Lega Mario Conte ha vinto al primo turno con il 54 per cento dei voti, battendo il candidato del centrosinistra e sindaco uscente Giovanni Manildo, che ha raccolto il 37,91 per cento dei voti. Manildo aveva vinto le elezioni nel 2013 e da allora era riuscito a mantenere un buon rapporto con l’ex sindaco Giancarlo Gentilini, noto per le sue posizioni di estrema destra.

Anche a Vicenza il sindaco uscente era del centrosinistra, ma la città è passata al centrodestra. Ha vinto al primo turno il candidato della Lega Francesco Rucco raccogliendo poco più del 50 per cento dei voti. Il candidato del PD Otello Dalla Rosa si è fermato al 45,87. A Vicenza il Movimento 5 Stelle non si è presentato e almeno una parte dei suoi voti sembra essersi indirizzata verso il centrosinistra, che pur restando sconfitto ha molto migliorato il suo risultato rispetto alle politiche.

A Imperia si andrà al ballottaggio tra l’ex ministro dell’Interno durante il secondo governo Berlusconi Claudio Scajola, che è molto radicato in città e si è presentato alla guida di una lista civica, e il candidato del centrodestra Luca Lanteri, appoggiato dalla coalizione e dal presidente della regione Giovanni Toti.

A Massa il candidato del centrosinistra Alessandro Volpi è arrivato primo con il 33 per cento dei voti e andrà al ballottaggio con il candidato del centrodestra, Francesco Persiani. Il Movimento 5 Stelle, che ha candidato Luana Mencarelli, ha esattamente dimezzato le percentuali di voti raccolti rispetto alle politiche del 4 marzo, ottenendo il 15 per cento dei consensi.

A Pisa la situazione è di parità tra i due candidati che andranno al ballottaggio: Andrea Serfogli, candidato del centrosinistra ha ottenuto il 32 per cento e Michele Conti, candidato del centrodestra, il 33 per cento. I due si affronteranno al ballottaggio il prossimo 24 giugno.

A Siena il sindaco uscente Bruno Valentini del PD ha raccolto appena il 27 per cento, un risultato basso, ma sufficiente a portarlo al ballottaggio dove affronterà Luigi De Mossi, candidato del centrodestra, che ha raccolto il 24 per cento. A Siena, come a Vicenza, il Movimento 5 Stelle ha preferito non presentare un suo candidato.

Ancona è stato l’unico capoluogo di regione dove si è votato. Valeria Mancinelli, candidata del PD e sindaco uscente, è arrivata vicino alla vittoria al primo turno raccogliendo il 47,9 per cento. Al ballottaggio sfiderà Stefano Tombolini candidato del centrodestra che ha ottenuto il 28,39 per cento. Il Movimento 5 Stelle, che alle politiche aveva ottenuto il 35 per cento dei voti risultando quindi il partito più votato si è dovuto accontentare di metà dei consensi, ottenendo il 17,14 per cento con il suo candidato Daniela Diomedi.

A Teramo lo spoglio è ancora in corso e per il momento il candidato di centrodestra Giandonato Morra è in testa con il 35,4 per cento, mentre il candidato di centrosinistra Gianguido d’Alberto si è fermato a poco più del 20 per cento. I due si affronteranno al ballottaggio il prossimo 24 giugno.

A Terni il candidato del centrodestra Leonardo Latini è arrivato molto vicino alla vittoria al primo turno raccogliendo più del 49 per cento dei voti. Il candidato del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca, che lo affronterà al ballottaggio, si è fermato al 24 per cento.

A Viterbo lo spoglio si è concluso con Giovanni Arena, candidato del centrodestra, in testa con il 40 per cento dei voti. Arena al ballottaggio affronterà Chiara Frontini, candidata di una lista civica che ha raccolto il 17,55 per cento dei voti.

Ad Avellino il candidato del centrosinistra Nello Pizza è in vantaggio con più del 42,73 per cento dei voti. Al ballottaggio sarà affrontato dal candidato del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, uno dei tre candidati del Movimento ad essere riuscito ad accedere il ballottaggio in una città capoluogo.

A Barletta ha dichiarato la vittoria Cosimo Cannito, rappresentante di una lista civica vicina al centrodestra, è arrivato al 54 per cento dei voti. Il candidato del Movimento 5 Stelle Michele Filannino è molto distante con circa il 18 per cento. Il centrosinistra infine è alla terza posizione con circa il 13 per cento dei voti.

A Brindisi è in testa il centrodestra dove il candidato sindaco Roberto Cavalera ha raggiunto il ballottaggio raccogliendo il 34 per cento dei voti. Sarà affrontato dal candidato del centrosinistra Riccardo Rossi che ha raccolto il 23 per cento dei voti.

A Catania ha vinto al primo turno Salvo Pogliese, candidato del centrodestra che ha ottenuto poco più del 51 per cento dei voti. Enzo Bianco, sindaco uscente del centrosinistra e candidato sindaco per la quinta volta, si è fermato appena al 26,74 per cento. Molto indietro il Movimento 5 Stelle che ha raccolto appena il 16,24 per cento (alle politiche aveva ottenuto in città quasi il 50 per cento dei consensi).

A Messina sono state scrutinate 154 sezioni su 254. In testa c’è il candidato di centrodestra Placido Bramanti che ha raccolto circa il 28 per cento dei voti. Dietro di lui, e probabilmente destinato ad affrontarlo al ballottaggio, è arrivato Cateno De Luca, sostenuto da una lista civica centrista che ha raccolto quasi il 20 per cento. Antonio Saitta candidato del centrosinistra è poco lontano con il 18 per cento, mentre non sembrano esserci possibilità per Renato Accorinti, il sindaco uscente che per il momento ha racolto solo 14 per cento.

Ragusa è l’unico comune capoluogo attualmente governato dal Movimento 5 Stelle dove si è votato. Poco più di metà delle sezioni sono state scrutinate e il presidente del Consiglio comunale Antonio Tringali, esponente del Movimento 5 Stelle, è al momento a poco più del 22 per cento. Il secondo posto è conteso da due candidati di liste civiche: Giorgio Massari e Marizio Tumino, vicino al centrodestra.

A Siracusa sono state scrutinate appena 19 sezioni su 123. Ezechia Paolo Reale, candidato appoggiato dal centrodestra, ma non dalla Lega, sarebbe arrivato vicino alla vittoria al primo turno, per la quale in Sicilia basta il 40 per cento, ottenendo il 37 per cento. L’attuale vicesindaco di centrosinistra, Francesco Italia, è a poco meno del 20 per cento.

A Trapani ha vinto al primo turno Giacomo Tranchida, sostenuto dal centrosinistra e dal PD, ma senza utilizzare il simbolo. Tranchida ha raccolto il 71 per cento dei voti, lasciando a Vito Galuffo, candidato di Forza Italia, appena il 14 per cento dei voti e al Movimento 5 Stelle l’11 per cento. Alle politiche del 4 marzo, il Movimento 5 Stelle aveva raccolto poco più del 50 per cento dei voti in città.