Gli iscritti di Podemos con un referendum hanno dato ragione a Pablo Iglesias e Irene Montero

I due leader del partito di sinistra spagnolo non dovranno dimettersi per avere acquistato una villa da 615mila euro

Pablo Iglesias e Irene Montero (JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images)
Pablo Iglesias e Irene Montero (JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images)

Domenica sono stati diffusi i risultati del referendum interno a Podemos, il secondo partito di sinistra spagnolo per importanza, relativo all’acquisto di una villa molto costosa da parte del segretario Pablo Iglesias e della portavoce del gruppo in Parlamento, Irene Montero. I due, che stanno insieme da tempo e che ora aspettano due gemelli, avevano indetto il referendum dopo essere stati accusati di aver fatto una cosa poco di sinistra, almeno da buona parte del loro partito: comprare una villa da 615 mila euro nel comune di Galapagar, a 40 chilometri dalla capitale Madrid. I due avevano allora deciso di sottoporre la decisione a un referendum, e se avessero perso si sarebbero dimessi. La partecipazione al referendum è stata molto alta, 188mila persone: il 68,42 per cento degli iscritti ha votato a favore di Iglesias e Montero, il 31,58 per cento contro. I due rimarranno quindi al loro posto.

Iglesias e Montero hanno comunque preso nota dell’ampio dissenso interno al partito sulla loro scelta di acquistare la villa, soprattutto in un momento molto complicato per il governo e la politica in Spagna. Venerdì, infatti, il Partito Socialista, il primo partito di sinistra spagnolo, ha annunciato che presenterà una mozione di censura contro il governo del primo ministro conservatore Mariano Rajoy. Podemos ha detto che appoggerà la mozione.