In Cina c’è stato un “attacco sonoro” contro un funzionario governativo statunitense

I sintomi sono simili a quelli riportati dai diplomatici statunitensi a Cuba nel 2016, e che in parte rimangono ancora un mistero

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Washington (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il segretario di Stato americano Mike Pompeo a Washington (BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)

Un funzionario del governo statunitense nella città di Guangzhou, nel sud della Cina, sembra essere stato oggetto di un “attacco sonoro” simile a quello subìto da alcuni diplomatici statunitensi a Cuba nel corso del 2016. Il funzionario, che ora è stato portato negli Stati Uniti per accertamenti medici, ha riportato tra la fine del 2017 e l’aprile 2018 «sensazioni di suono e pressione sottili e vaghe, ma anormali» e gli è stata diagnosticata una lieve lesione cerebrale traumatica. Il dipartimento di Stato americano ha detto che per ora non sono stati segnalati altri casi, ma ha messo in guardia i cittadini statunitensi in Cina e ha organizzato degli incontri per il personale diplomatico per spiegare l’accaduto.

Lo scorso anno gli Stati Uniti decisero di ritirare un ampio numero di funzionari e impiegati nei propri uffici diplomatici a Cuba, dopo che alcuni di loro avevano mostrato sintomi compatibili con un “attacco sonoro”, tra cui perdita dell’udito, vertigini, vista offuscata, mal di testa e stanchezza. Non è ancora chiaro in che modo siano stati compiuti gli “attacchi sonori”.