Ken Livingstone, ex sindaco di Londra, si è dimesso dal Partito Laburista

Ken Livingstone (DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)
Ken Livingstone (DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images)

Ken Livingstone, sindaco di Londra dal 2000 al 2008, ha annunciato di avere deciso di dimettersi dal Partito laburista, al quale si era unito per la prima volta 50 anni fa. Livingstone, 72 anni, era stato sospeso nel 2016 a seguito di una polemica su alcune frasi che aveva detto e che erano state considerate antisemite (aveva detto che Hitler appoggiava il sionismo, cioè quel movimento che vuole uno stato ebraico in Palestina).

Nonostante la sospensione risalga a due anni fa, il nuovo processo disciplinare interno del Partito Laburista avrebbe dovuto cominciare questa settimana. Di recente però la pressione su Livingstone era aumentata, soprattutto dopo che l’autorevole avvocata Shami Chakrabarti, incaricata dal leader Laburista Jeremy Corbyn di investigare sulle accuse di antisemitismo all’interno del partito, aveva detto che avrebbe dato le dimissioni dal partito, se Livingstone non fosse stato espulso.

Nel comunicato diffuso lunedì, Livingstone ha detto: «Non accetto l’accusa secondo la quale sarei responsabile di una cattiva reputazione del Partito Laburista, e non sono in alcun modo colpevole di antisemitismo. Io aborro l’antisemitismo, l’ho combattuto tutta la mia vita e continuerò a farlo». Livingstone ha anche aggiunto di essersi dimesso perché ritiene di essere diventato «una distrazione» per i Laburisti «da più importanti questioni del nostro tempo», e ha detto che continuerà comunque a sostenere Jeremy Corbyn.