Anche il Guatemala ha spostato la sua ambasciata in Israele a Gerusalemme

Il presidente del Guatemala, Jimmy Morales, vicino al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme (Debbie Hill/UPI/AP)
Il presidente del Guatemala, Jimmy Morales, vicino al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme (Debbie Hill/UPI/AP)

Anche il Guatemala, dopo gli Stati Uniti, ha spostato la sua ambasciata in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Durante la cerimonia di inaugurazione, che si è tenuta questa mattina, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ricordato che il Guatemala fu il secondo paese a riconoscere lo stato d’Israele dopo gli Stati Uniti, 70 anni fa, e ha aggiunto: «Ci ricordiamo dei nostri amici e il Guatemala è un nostro amico, allora e oggi».

Il Guatemala è uno dei 16 paesi che a partire dagli anni Cinquanta tenne per un periodo la sua ambasciata in Israele a Gerusalemme (lo fecero anche tre paesi africani, un europeo e altri 11 centro e sudamericani). Il governo guatemalteco decise però di chiudere l’ambasciata nel 1980, dopo l’approvazione della Legge fondamentale su Gerusalemme da parte del Parlamento israeliano, che stabiliva che la città sarebbe rimasta la «capitale unita e completa di Israele». La legge fece infuriare il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che la interpretò come una provocazione e chiese a tutti i paesi membri dell’organizzazione di ritirare le rispettive missioni diplomatiche dalla città.