Uno degli ultimi giornali cambogiani liberi è stato venduto a una società vicina al primo ministro

(TANG CHHIN SOTHY/AFP/Getty Images)
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Uno dei quotidiani più importanti della Cambogia, il Phnom Penh Post, è stato venduto questa settimana a una società malese molto vicina al primo ministro cambogiano Hun Sen, le cui politiche sono diventate da tempo sempre più autoritarie. La notizia della vendita è importante perché il Phnom Penh Post era considerato uno dei pochi giornali ancora liberi nel paese, il più importante in lingua inglese: subito dopo la vendita, il direttore del Phnom Penh Post e diversi giornalisti sono stati licenziati, mentre altri si sono dimessi in segno di protesta. In meno di un anno, ha scritto il Guardian, la libertà di stampa in Cambogia ha subìto un crollo significativo: oltre a essere stati chiusi o venduti diversi giornali, molti giornalisti sono stati costretti all’esilio.

Hun Sen è al potere in Cambogia dal 1985. Alle ultime elezioni per il rinnovo del Senato, tenute a fine febbraio, il suo partito aveva ottenuto tutti i seggi disponibili: il principale partito di opposizione era stato sciolto il mese precedente dalla Corte suprema e non aveva potuto presentarsi alle elezioni.