Mattarella prende tempo

Il presidente della Repubblica ha detto che «il confronto tra i partiti politici non ha fatto progressi» e si prenderà alcuni giorni per decidere cosa fare

Al termine del secondo giro di consultazioni – seguite alle elezioni politiche del 4 marzo – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che attenderà alcuni giorni prima di far sapere quali passi intende intraprendere per uscire dallo “stallo che si registra”. Ieri infatti il secondo giro di consultazioni è andato a vuoto e le forze politiche non sono riuscite ad accordarsi per formare una maggioranza in Parlamento.

Oggi Mattarella ha ricevuto i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Al termine degli incontri ha tenuto un brevissimo discorso. «Emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in parlamento a una maggioranza non ha fatto progressi», ha detto Mattarella, che ha aggiunto: «Ho fatto presente alle varie forze politiche la necessità per il nostro paese di avere un governo nel pieno delle sue funzioni».

Mattarella ha diverse scelte a sua disposizione. Potrebbe decidere di convocare nuove consultazioni oppure affidare a una figura politica o istituzionale, come la presidente del Senato, il compito di compiere altre consultazioni al suo posto. Se lo stallo dovesse persistere, è possibile anche lo scioglimento delle camere che porterà a elezioni anticipate. Se si verificasse questa eventualità, la prima data utile sarebbe nel mese di ottobre, secondo gli esperti; nel frattempo resterebbe in carica – ma solo per gli “affari correnti” – il governo di Paolo Gentiloni.