L’OMS dice che 500 persone di Douma, in Siria, hanno sofferto dei sintomi compatibili con un attacco chimico

Soldati siriani a Douma (STRINGER/AFP/Getty Images)
Soldati siriani a Douma (STRINGER/AFP/Getty Images)

L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che circa 500 persone siano state soccorse con «segni e sintomi compatibili con l’esposizione ad agenti chimici tossici» dopo l’attacco aereo compiuto sabato scorso a Douma, in Siria. L’OMS ha chiesto di avere accesso all’area colpita, per poter valutare in maniera indipendente quali siano state le conseguenze dell’attacco e per poter elaborare una risposta sanitaria adeguata. Finora il personale dell’OMS non ha avuto l’autorizzazione per entrare a Ghouta orientale, dove si trova Douma, un’area che per anni è stata controllata dai ribelli e circondata dalle forze di Assad.

Attivisti anti-governativi, ricostruzioni giornalistiche e governi occidentali hanno attribuito la responsabilità dell’attacco chimico al regime di Assad, che però ha negato qualsiasi coinvolgimento. Da quando è iniziata la guerra in Siria, il regime di Assad è stato accusato in diverse occasioni di avere usato armi chimiche contro i civili, nelle zone sotto il controllo dei ribelli.