Israele ha chiuso uno dei checkpoint per entrare a Ramallah, in Palestina, dopo le proteste di questi giorni

(THOMAS COEX/AFP/Getty Images)
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Ieri sera le autorità di Israele hanno annunciato di avere chiuso per un periodo indefinito il checkpoint a nord di Ramallah, la capitale informale della Palestina, per ragioni di sicurezza. Da diverse settimane gruppi di palestinesi stanno protestando in diverse città, fra cui Ramallah, per la decisione di Donald Trump di considerare Gerusalemme la capitale di Israele. Ieri due manifestanti palestinesi sono stati uccisi a Gaza durante uno scontro con l’esercito israeliano.

Il checkpoint chiuso dalle autorità israeliane – che controllano buona parte della Cisgiordania per garantire la sicurezza delle colonie – collega le città nel nord della Cisgiordania a Ramallah e a Gerusalemme, ma anche in tempi più rilassati è soggetto a molte restrizioni. Durante i periodi di proteste o violenze viene spesso chiuso dalle autorità israeliane per diversi giorni. I critici di Israele sostengono che misure come queste siano un’ingiusta punizione collettiva nei confronti dei palestinesi.