In Francia sarà vietato usare gli smartphone a scuola

Dall'anno prossimo gli studenti di elementari e medie non potranno usarli nemmeno durante l'intervallo, a pranzo o tra una lezione e l'altra

(FRED DUFOUR/AFP/Getty Images)
(FRED DUFOUR/AFP/Getty Images)

Il ministro dell’Istruzione francese, Jean-Michel Blanquer, ha annunciato che dal prossimo anno scolastico l’uso dei telefoni cellulari sarà vietato agli studenti delle scuole elementari e medie. Il provvedimento, che era stato promesso in campagna elettorale dal presidente francese Emmanuel Macron, riguarderà tutti i bambini fino ai 14-15 anni. Dal 2010 nelle scuole francesi è già in vigore un divieto che impedisce di consultare i cellulari durante le ore di lezione, mentre il loro uso è consentito nelle pause tra una materia e l’altra, a pranzo e durante l’intervallo. La nuova regola estenderà il divieto anche ai momenti di pausa, vietando quindi l’uso del cellulare per tutto il tempo di permanenza degli studenti negli istituti scolastici.

Blanquer ha spiegato che il suo ministero è ancora al lavoro per trovare il giusto compromesso, che consenta per esempio l’uso dei cellulari in casi di emergenza o per scopi didattici. Un’ipotesi è di istituire in ogni classe armadietti dove gli studenti siano obbligati a depositare i loro smartphone, per ritirarli alla fine della giornata. Alcuni insegnanti utilizzano già da tempo questo metodo, facendosi consegnare i cellulari prima di iniziare la lezione o durante i compiti in classe, per evitare che gli studenti copino o cerchino le risposte online ai loro test.

Stando alle stime di Le Monde, negli ultimi anni il numero di studenti francesi che portano a scuola il cellulare è aumentato notevolmente: dal 2011 al 2015 si è passati da 2 a 8 studenti su 10. I genitori permettono ai loro figli di tenere un cellulare intorno ai 9 anni di età, quando iniziano ad andare da soli a scuola. Molti genitori sono scettici sull’iniziativa di Blanquer, perché secondo loro porterà a complicazioni e confusioni. Alcuni insegnanti la pensano allo stesso modo, soprattutto all’idea di dover sorvegliare i loro studenti e ritirare ogni giorno decine di cellulari. Altri ritengono invece che il provvedimento sia giusto, considerato che gli allievi si distraggono di continuo durante le ore di lezione usando di nascosto i loro smartphone (non che prima degli smartphone mancassero pretesti per distrarsi in classe, ovviamente).

Blanquer aveva già in passato sostenuto la necessità di vietare i telefonini alle elementari e alle medie. In un’intervista a settembre aveva sostenuto che fosse necessario: “Trovare con i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i genitori un modo per proteggere i nostri studenti dalle distrazioni dei telefoni e degli schermi. Durante i nostri Consigli dei ministri, mettiamo via gli smartphone in un armadietto prima di cominciare. Mi sembra che sia una cosa praticabile per un gruppo di persone, quindi anche in una classe”.