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  • Venerdì 1 dicembre 2017

L’imperatore del Giappone abdicherà il 30 aprile 2019

Una legge speciale approvata pochi mesi fa gli aveva dato la possibilità di farlo: non succedeva da più di 200 anni

L'imperatore Akihito durante un discorso in parlamento nel novembre 2017 (KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)
L'imperatore Akihito durante un discorso in parlamento nel novembre 2017 (KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

L’83enne imperatore del Giappone, Akihito, abdicherà il 30 aprile 2019 dopo trent’anni di reggenza. Lo ha deciso oggi un Consiglio speciale presieduto dal primo ministro Shinzo Abe e formato da 10 persone tra giudici della Corte Suprema, parlamentari e membri della famiglia reale. Akihito sarà il primo imperatore ad abdicare in più di duecento anni. Il suo posto verrà preso dal 57enne principe Naruhito.

Il principe Naruhito a Kuala Lumpur nell’aprile 2017 (AFP PHOTO / Manan VATSYAYANA)

Il Giappone è la più antica monarchia al mondo ancora esistente e l’imperatore del Giappone è l’unico sovrano al mondo che mantiene oggi il titolo imperiale, anche se da dopo la Seconda guerra mondiale è un ruolo puramente rappresentativo e privo di poteri politici. Akihito, che è diventato imperatore nel gennaio 1989 alla morte di suo padre Hirohito, è popolare e amato in Giappone, ed è molto ammirato per il modo in cui ha rinnovato la figura dell’imperatore e per il suo lavoro nel superare le divisioni ancora esistenti legate alle guerre. Tra le altre cose è stato il primo imperatore a visitare la Cina, nel 1992, e a chiedere scusa per i danni causati dal suo paese nelle due guerre sino-giapponesi.

Shinzo Abe durante la riunione del Consiglio che ha deciso la data di abdicazione di Akihito (TORU HANAI/AFP/Getty Images)

Akihito, che è malato da tempo, già due anni fa aveva indirettamente espresso la volontà di abdicare, spiegando di non essere più in grado di rispettare i suoi impegni. Lo aveva fatto “indirettamente” perché per permettergli di abdicare serviva una legge, ma all’imperatore non è consentito esprimersi su questioni politiche. Il parlamento giapponese, lo scorso giugno, ha approvato una legge speciale che consentiva ad Akihito di abdicare e prevedeva che il governo decidesse la data dell’abdicazione su indicazione di un Consiglio speciale (quello che si è riunito oggi). La decisione è stata comunicata da Shinzo Abe, che dando la notizia ha detto di essere “profondamente emozionato”.

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