Quasi 600 persone sono morte nelle ultime due settimane per i monsoni in India, Nepal e Bangladesh

Gli effetti di un alluvione a Balurghat, nel Bengala Occidentale, in India, il 17 agosto 2017 (STR/AFP/Getty Images)
Gli effetti di un alluvione a Balurghat, nel Bengala Occidentale, in India, il 17 agosto 2017 (STR/AFP/Getty Images)

A causa dei monsoni stagionali e delle conseguenti alluvioni e frane, quasi 600 persone sono morte in India, Nepal e Bangladesh a partire dalla seconda settimana di agosto, secondo le stime ufficiali, e milioni di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case.

In India gli stati più colpiti sono l’Uttar Pradesh e il Bihar, che si trovano nel nord del paese: in Uttar Pradesh sono morte 55 persone e 100mila hanno dovuto lasciare le proprie case; in Bihar i morti sono stati 153 e gli sfollati 400mila. Si parla della peggiore alluvione dal 2008. Nello stato dell’Assam sono morte 60 persone, nel Bengala Occidentale 52. Domenica scorsa una frana ha fatto precipitare da una collina due pullman in Himachal Pradesh, un altro stato indiano, e 46 persone sono morte; altre otto sono morte lunedì per un’altra frana, in Uttarakhand.

In Nepal ci sono stati 123 morti e almeno un quinto dei 28 milioni di abitanti del paese sono stati colpiti dalle alluvioni, che secondo le Nazioni Unite sono le peggiori degli ultimi 15 anni. In Bangladesh i morti sono almeno 100 e le persone colpite quasi sei milioni.