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  • Sabato 3 giugno 2017

L’Irlanda avrà un primo ministro gay e di origini indiane

Leo Varadkar è stato eletto come nuovo leader del Fine Gael: sarà il più giovane primo ministro irlandese della storia, ed è conservatore su molti temi

Leo Varadkar dopo essere stato eletto come successore di Enda Kenny alla guida di Fine Gael, il 2 giugno 2017, a Dublino (Brian Lawless/PA via AP)
Leo Varadkar dopo essere stato eletto come successore di Enda Kenny alla guida di Fine Gael, il 2 giugno 2017, a Dublino (Brian Lawless/PA via AP)

Il Fine Gael, il principale partito di governo irlandese, ha scelto il suo nuovo leader e futuro primo ministro dell’Irlanda, il 38enne Leo Varadkar. Varadkar sarà il più giovane primo ministro (Taoiseach in irlandese) della storia del paese, nonché il primo capo di governo gay e di origini in parte non irlandesi, dato che suo padre si trasferì dall’India prima nel Regno Unito e poi in Irlanda negli anni Sessanta. Varadkar prenderà il posto di Enda Kenny, attuale primo ministro e capo del Fine Gael – partito conservatore ed europeista – che due settimane fa ha annunciato le sue dimissioni cedendo alle pressioni di numerosi membri del suo partito che lo criticavano per come ha gestito uno scandalo per corruzione all’interno della polizia. Nel sistema irlandese – così come in quello britannico – il capo del partito di governo in Parlamento è automaticamente il capo del governo. In questo momento il governo irlandese è guidato da una coalizione in cui il Fine Gael è il partito di maggioranza. Kenny era primo ministro dal 2011 e guidava il partito da quindici anni.

Varadkar è stato eletto leader del Fine Gael dai tesserati del partito e dai suoi rappresentanti eletti: il voto dei 73 parlamentari di Fine Gael ha contato pe ril 65 per cento, quello dei 21mila tesserati del partito per il 25 per cento, mentre quello di 235 rappresentanti locali per il 10 per cento. Le votazioni sono avvenute la scorsa settimana. Varadkar ha vinto con il 60 per cento delle preferenze, battendo l’altro candidato, il ministro per la Casa Simon Coveney, che era appoggiato dai membri più conservatori del partito. Dopo la sua vittoria Varadkar ha detto che la priorità del suo governo saranno i futuri rapporti tra Irlanda e Irlanda del Nord, che in quanto parte del Regno Unito uscirà dall’Unione Europea.

Varadkar è un medico e ha cominciato la sua carriera politica nel 2004; è stato eletto in parlamento per la prima volta nel 2007. Ha fatto coming out in un’intervista alla radio nel 2015 durante la campagna per il referendum sulla legalizzazione dei matrimoni gay e ha detto che la sua elezione dimostra che non ci sono più pregiudizi in Irlanda. Non è comunque un politico progressista in ogni ambito, e in passato è stato criticato in particolare per le sue posizioni conservatrici sui diritti dei lavoratori. Durante la breve campagna elettorale che ha preceduto la scelta del leader del Fine Gael, Varadkar ha detto di voler essere il leader di «chi si sveglia presto al mattino» ed è stato definito come candidato «thatcheriano» dai giornali.

Tra i temi su cui Varadkar ha una posizione molto conservatrice c’è anche l’aborto, che in Irlanda è ancora vietato tranne nel caso in cui la gravidanza metta a rischio la vita della donna. Secondo Varadkar l’interruzione volontaria di gravidanza deve essere praticata quando la salute di una donna è a rischio a lungo termine. Per questo è contrario alla legge attuale, il cosiddetto “ottavo emendamento”, che equipara il “diritto alla vita del nascituro” al “diritto alla vita della madre” tranne nei casi di grossi rischi per la vita della donna, ma questo non significa che sia favorevole all’aborto così come è possibile in paesi come l’Italia.

Le associazioni per la difesa dei diritti della comunità LGBT hanno lodato il fatto che nel dibattito pubblico irlandese si sia parlato di Varadkar più per le sue idee che per il suo orientamento sessuale. Nel corso di giugno la nomina di Varadkar a primo ministro dovrà essere approvata con una votazione dagli altri partiti di coalizione.