“Ravens”, un grande libro fotografico

La fine di un amore raccontata con cupe immagini di corvi, in un libro di Masahisa Fukase ripubblicato a 33 anni dalla prima uscita

ravens fukase
(Masahisa Fukase. Immagine da Ravens (MACK, 2017). Courtesy of Masahisa Fukase Archives and MACK).

Nel 2010 la British Journal of Photography, un’autorevole rivista britannica di fotografia, scelse come miglior libro degli ultimi 25 anni Ravens (il nome giapponese è Karasu) del fotografo giapponese Masahisa Fukase. È un libro pubblicato per la prima volta nel 1984, molto venduto negli anni successivi e diventato un importante riferimento per la fotografia giapponese e per chi si interessa o occupa di fotografia, interpretato come un’allegoria della situazione personale del fotografo – ci arriviamo – ma anche di quella politica del Giappone sconfitto dopo la Seconda guerra mondiale. La casa editrice MACK ha da poco pubblicato una nuova edizione del libro in inglese, arricchita con un commento del fondatore degli archivi del fotografo e nuove immagini e disegni.

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(Masahisa Fukase. Immagine da Ravens (MACK, 2017). Courtesy of Masahisa Fukase Archives and MACK)

Ravens raccoglie immagini cupe e misteriose che danno un immediato senso di pesantezza anche guardandole senza conoscere la storia che le ha ispirate: il soggetto principale del lavoro sono i corvi, da sempre rappresentazioni di malaugurio, morti o vivi, intervallati a gatti e a personaggi femminili che accompagnano la narrazione. Fukase iniziò a realizzare il libro dopo il divorzio dalla moglie Yōko Wanibe nel 1975 – apparentemente ispirato da un viaggio in treno per ritornare a Hokkaido, la sua città natale – e proseguì fino al 1982. In quegli anni Fukase soffriva per la fine del suo matrimonio, durato 13 anni, e aveva problemi di depressione e alcolismo.

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Masahisa Fukase. Immagine da Ravens (MACK, 2017). Courtesy of Masahisa Fukase Archives and MACK

Fukase nacque nel 1934 e morì nel 2012, dopo vent’anni di coma in seguito a una caduta dalle scale di un bar nel 1992, che gli procurò una lesione cerebrale. Alla fine degli anni Cinquanta lavorò nella pubblicità per finanziare i suoi primi progetti artistici, tra cui Kill the Pigs (1961), su un mattatoio di Tokyo, e a metà degli anni Settanta fondò una scuola di fotografia, “Workshop”, con Shomei Tomatsu e Daido Moriyama. Il suo primo libro, e uno dei più conosciuti, fu Yūgi (1971), che raccoglie foto della prima e della seconda moglie, Yukiyo Kawakami e appunto Yōko Wanibe, che fu il soggetto di molti suoi progetti fino al divorzio e a Ravens.