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  • Giovedì 11 maggio 2017

Perché c’è il Lussemburgo?

L'ultimo granducato esistente al mondo, indipendente da 150 anni oggi, è nato per evitare che quelli attorno si facessero la guerra

Una vista della città Luxembourg a Lussemburgo, il 10 novembre 2014 (AFP PHOTO/Emmanuel Dunand)
Una vista della città Luxembourg a Lussemburgo, il 10 novembre 2014 (AFP PHOTO/Emmanuel Dunand)

Il Lussemburgo, quel paese membro dell’Unione Europea che si trova tra Belgio, Francia e Germania ed è grande più o meno quanto la provincia di Piacenza, è indipendente dall’11 maggio 1867, quindi da 150 anni, quando fu riconosciuto come stato autonomo dagli altri paesi europei che da anni litigavano perché volevano annetterselo o controllarlo. È un granducato, ed è l’unico granducato al mondo oggi. Prima di diventarlo nel 1815, con il Trattato di Vienna, è stato, in ordine: una regione attorno a un castello costruito nel 963, una contea a partire dall’undicesimo secolo, un ducato dal 1354, una parte dell’eredità dell’imperatore Carlo V a suo figlio Filippo II di Spagna, una parte di Francia per tredici anni nel Seicento, una parte di Belgio nel periodo in cui era chiamato Paesi Bassi austriaci, di nuovo una parte di Francia. Insomma per anni è stato un feudo passato da un regno a un altro, per poi diventare uno stato cuscinetto nel corso dell’Ottocento. Uno stato cuscinetto è un paese che si trova tra due grandi potenze rivali o potenzialmente tali, ed esiste per volontà di queste grandi potenze allo scopo di evitare minacce al confine, e smettere di combattersi a vicenda per controllarlo: in qualche modo, quindi, il Lussemburgo è nato perché così i paesi che gli stavano attorno non si facessero la guerra.

L’11 maggio 1867 fu firmato il Trattato di Londra tra Impero austroungarico, Belgio, Impero francese, Regno d’Italia (fu la prima volta che l’Italia partecipò a un’importante conferenza internazionale, sebbene non avesse molti interessi nella sorte del Lussemburgo), Paesi Bassi, Prussia, Impero russo, Regno Unito e ovviamente Granducato di Lussemburgo. Il Trattato segnò la fine della Guerra austro-prussiana, cioè quella che sul fronte meridionale, tra Austria e Italia, è considerata la Terza guerra d’indipendenza italiana. La situazione del Lussemburgo era arrivata sul tavolo delle trattative perché l’imperatore francese Napoleone III aveva cercato di acquistarlo dal re dei Paesi Bassi Guglielmo III, che all’epoca si trovava in difficoltà economiche, e alla Prussia non andava tanto bene che la Francia si annettesse un altro pezzo di territorio, che dopo le guerre napoleoniche all’inizio del secolo era stato a lungo sotto il suo controllo militare.

Come è fatto e cos’è il Lussemburgo

Il Lussemburgo ha una superficie di 2.586 chilometri quadrati e ha 530mila abitanti, molti dei quali stranieri. La città più grande del paese è la capitale, che si chiama a sua volta Lussemburgo e ha 107mila abitanti; ospita le sedi della Corte di giustizia delle Comunità Europee, della Banca europea degli investimenti e della Corte dei conti europea. Le altre città principali sono Esch-sur-Alzette (più comunemente Esch), Differdange e Dudelange. Ha tre lingue ufficiali: il lussemburghese (che è una lingua germanica con molte influenze dal francese), il tedesco e il francese. Oltre a far parte dell’Unione Europea, di cui è uno dei paesi fondatori, è membro della NATO e delle Nazioni Unite.

È un granducato, cioè una monarchia in cui regna un granduca, titolo che nella gerarchia aristocratica è superiore a quello di duca e a quello di principe, inferiore a quello di granprincipe e arciduca. Nell’Ottocento c’erano anche il Granducato di Toscana e il Granducato di Varsavia, ad esempio: oggi quello di Lussembrugo è rimasto l’unico. Oggi il granduca del Lussemburgo è Enrico, salito al trono nel 2000 dopo l’abdicazione del padre Giovanni: la sua è stata la prima incoronazione del millennio ed Enrico è il primo regnante nato europeo dopo la Seconda guerra mondiale. Discende direttamente da Luigi XIV, il re Sole, e insieme al re di Spagna Filippo è l’ultimo Borbone ancora su un trono. È sposato con la granduchessa Maria Teresa, appartenente a una famiglia cubana di nobili origini. Ovviamente il Lussemburgo è una monarchia parlamentare: quella del granduca è una carica simbolica, il potere esecutivo è in mano al governo e quello legislativo al Parlamento.

Oggi il Lussemburgo è noto soprattutto per le sue banche: dato che sono specializzate nella gestione dei fondi di investimento, incentivano l’arrivo di grandi capitali dall’estero e in passato causavano ricorrenti polemiche sulla eccessiva segretezza nella gestione dei conti per via del segreto bancario che esisteva fino a poco tempo fa. Le altre cose che contraddistinguono il Lussemburgo: è al primo posto nella classifica del prodotto interno lordo (PIL) pro capite secondo il Fondo Monetario Internazionale ed è sede di numerose istituzioni e agenzie dell’Unione Europea per via della sua posizione geografica, più o meno al centro dei paesi fondatori della comunità europea.

Tra le cose più famose del Lussemburgo, oltre alle banche, c’è la località di Schengen, che ha dato il nome all’omonimo trattato risalente al 1995 che prevede la libera circolazione delle persone e delle merci tra quasi tutti i paesi dell’Unione Europea più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein. La persona più nota tra i lussemburghesi contemporanei è il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che in passato è stato primo ministro del Lussemburgo per diciotto anni. Se volete sapere qualcosa di più su questo piccolo paese potete partire con il video satirico Luxembourg Second, uno di quelli realizzati in giro per il mondo dopo l’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump.