Un po’ di foto dal festival di fotografia di Reggio Emilia

Dedicato quest'anno alla memoria e al lavoro d'archivio, con mostre di Paul Strand e Gianni Berengo Gardin, tra gli altri

01_Paul StrandPaul Strand, The Family, Luzzara – Paul Strand Cesare Zavattini, Un paese, Einaudi editore, 1955 pag. 81 (Colecciones FUNDACIÓN MAPFRE © Fernando Maquieira, 2017 ©Aperture Foundation Inc., Paul Strand Archive)

Inizia oggi il festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia, che fino al 9 luglio presenterà mostre ed eventi dedicati alla fotografia italiana e internazionale. Ogni anno gli autori che partecipano al festival propongono lavori su un tema specifico: quello di questa edizione – la 12esima – è Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro, dedicato a come gli artisti si sono confrontati con l’archivio e la sua funzione nel corso degli anni, con un approccio spesso diverso – più critico e creativo – di quello di storici e archivisti.

Tra le mostre c’è Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità, che racconta il progetto più famoso di Strand, con le fotografie del libro Un Paese: Portrait of an Italian Village, pubblicato nel 1955 in collaborazione con lo sceneggiatore e giornalista Cesare Zavattini, di cui racconta il paese natale, Luzzara. Ci saranno anche le opere di altri fotografi che si sono ispirati al lavoro di Strand, come Gianni Berengo Gardin, Luigi Ghirri, Stephen Shore e Olivio Barbieri.

Dall’archivio al mondo. L’atelier di Gianni Berengo Gardin espone le prove di stampa, gli originali, i libri, le macchine fotografiche, le attrezzature, ma anche i provini a contatto del fotografo italiano, per spiegare le connessioni tra il processo creativo e gli oggetti di lavoro del fotografo, e interpretare l’archivio come luogo di creazione oltre che di custodia. Il programma completo, con tanti altri fotografi, mostre e incontri, lo trovate qui.