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  • Sabato 14 gennaio 2017

Inizia la Coppa d’Africa

È il torneo continentale delle nazionali di calcio: storie notevoli e giocatori più attesi, scelti dall'Ultimo Uomo

(AP Photo/Sunday Alamba)
(AP Photo/Sunday Alamba)

La Coppa d’Africa, il più importante torneo africano per squadre di calcio, inizia oggi alle 17 ora italiana con la partita inaugurale fra Gabon e Guinea-Bissau. L’edizione di quest’anno è ospitata dal Gabon, un paese dell’Africa centrale che confina col Congo e il Camerun (e che ha in squadra forse il giocatore più forte del torneo: l’attaccante del Borussia Dortmund Pierre-Emerick Aubameyang).

Al torneo partecipano 16 squadre: la prima fase prevede quattro gironi da quattro in cui passano le prime due. Successivamente, è prevista una fase a eliminazione diretta: la finale si giocherà il 5 febbraio a Libreville, la capitale del Gabon. Parteciperanno con le loro squadre, fra gli altri, diversi calciatori che fanno parte di squadre italiane: i più noti sono Mohamed Salah, attaccante egiziano della Roma, e Faouzi Ghoulam, terzino algerino del Napoli. Le squadre favorite sono soprattutto Egitto, Costa d’Avorio e Senegal: ma spesso il torneo è stato vinto da squadre che in partenza non erano date come favorite (per quest’anno va tenuto d’occhio al Gabon, che gioca pure in casa). L’Ultimo Uomo ha raccolto in un articolo diverse storie attorno al torneo, parlando ad esempio di come stanno le favorite e di quali giocatori e squadre potrebbero farsi notare di più. Le partite della Coppa d’Africa si potranno seguire su Fox Sport, un canale della piattaforma satellitare di Sky.

Il Ghana può arrivare lontano?
Forse il treno buono per le Black Stars è già passato. Dal 2006 – anno del primo Mondiale e dell’esplosione definitiva della nazionale – ci sono stati molti passi in avanti. I quarti di finale a un Mondiale (persi ai rigori), una finale di Coppa d’Africa nello stesso anno (persa a cinque minuti dalla fine dei 90’).

La squadra è ancora di ottimo livello, è tra le favorite anche in quest’edizione e la qualità-media è incoraggiante. Però nel 2010 c’erano Inkoom, un Essien sano e arruolabile, Asamoah in rampa di lancio. C’erano un altro vibe e speranze per il gruppo che aveva appena vinto il Mondiale U-20 un anno prima: ad oggi si può dire abbiano sfondato solo André Ayew e Badu. Dominic Adiyiah – MVP di quel Mondiale – oggi a malapena segna in Thailandia. Per dire.

Nelle ultime cinque edizioni, il Ghana è sempre arrivato nella top 4. Se non ha mai vinto, non è una coincidenza: qualcosa deve mancare. Senza benzina non ci si può mettere al riparo prima che faccia notte.

Quali potrebbero essere le potenziali outsider?
Ripartire dal buon vintage (che a Tunisi è Kasperczak) o dalle delusioni (Duarte a Ouagadougou) forse non è la chiave migliore per far bene. Il Gabon è cresciuto rispetto ai quarti di finale del 2012, ma avere Aubameyang conta un filo di meno se in panchina c’è José Antonio Camacho. Certo, alzare la Coppa d’Africa avrebbe un impatto notevole sulle sue chance da Pallone d’Oro, ma questo è un altro discorso.

Ci sarebbe poi la RD Congo. Il gruppo C è duro e sfidare la Costa d’Avorio e il Marocco non è facile. Così come non è semplice rimpiazzare la perdita di Bolasie (infortunato) o di Afobe (naturalizzato per la RD, avrebbe dovuto esordire per i Leopardi, ma la Football Association ha mandato i documenti al “Congo sbagliato” e poi Afobe ha posticipato tutto, concentrandosi sulla carriera al Bournemouth).

Tuttavia la RD Congo viene dal terzo posto del 2015, dove il gruppo ha dimostrato di esser a buon punto della propria crescita. Con più o meno gli stessi effettivi, esclusi Bolasie e Kidiaba ma con M’Poku, Bakambu e Tisserand in più, i Leopardi si presentano in Gabon per riprovarci.

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