La musica classica che sappiamo tutti

Antologia per profani di sinfonie, ouverture, concerti, che conosciamo senza saperne niente: fino a oggi

(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
(FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Appassionati ed esperti di musica classica, spostatevi. Questo è un momento di orgoglio di ignoranti, ma anche di umile aspirazione alla crescita. Un manuale minimo perché la gran parte di noi, che conosce grandi composizioni di musica classica solo perché le ha sentite in certi film o in certi spot pubblicitari, registri un minimo di informazioni almeno su quelle: e poi magari si incuriosisca ad altro. Oppure no, ma almeno possa dire di cosa si tratta con aria saputa all’amico con cui sta guardando per la centesima volta Apocalypse Now.

Inno alla Gioia – Ludwig van Beethoven
Si chiama più esattamente Sinfonia numero 9 (o più frequentemente “la Nona”): è l’ultima sinfonia completata da Beethoven, nel 1824, a 53 anni, tre anni prima di morire (la Decima non la finì). Era già sordo.
La Nona ha quattro movimenti (lo diciamo una volta sola: sono le parti successive di una composizione, quelle che non bisogna applaudire tra una e l’altra, ma solo alla fine). Hanno diversi passaggi noti, ma la parte famosa è il Quarto Movimento che contiene il coro noto come “Inno alla Gioia”, per il quale Beethoven mise in musica un’ode con questo nome del 1785 del poeta tedesco Friedrich Schiller.

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