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  • Domenica 25 dicembre 2016

L’aereo militare russo precipitato nel mar Nero

Era diretto in Siria e tra le 92 persone a bordo c'erano anche i membri del Coro dell’Armata Rossa: non si conoscono ancora le cause dell'incidente

Degli aerei russi Tu-154 e Su-34 (STR/AFP/Getty Images)
Degli aerei russi Tu-154 e Su-34 (STR/AFP/Getty Images)

Un aereo militare russo con a bordo 92 persone è precipitato questa notte nel mar Nero, al largo della città russa di Sochi. L’aereo, un Tu-154, era partito da Mosca, si era fermato all’aeroporto Adler di Sochi per un rifornimento ed era diretto alla base militare russa di Latakia, in Siria. Il ministro della Difesa russo ha confermato che «frammenti dell’aereo Tu-154 del ministero della Difesa russo sono stati trovati a 1,5 chilometri dalla città costiera di Sochi, nel mar Nero, a una profondità compresa tra i 50 e i 70 metri». Non si conoscono ancora le cause di quello che è successo: nel pomeriggio il governo aveva detto di avere escluso l’ipotesi che l’attacco fosse stato causato da un atto terroristico, ma poi ha cambiato idea e qualche ora dopo ha specificato che nessuna ipotesi è ancora stata esclusa: il presidente Vladimir Putin ha ordinato una commissione d’indagine sull’incidente. Il ministro della Difesa russo ha detto che non ci sono sopravvissuti.

mappaUna mappa del Guardian che mostra dove è caduto l’aereo militare russo

A bordo dell’aereo militare c’erano anche i membri del famoso Complesso Accademico di Canto e Ballo dell’Esercito Russo “A.V. Alexandrov”, noto anche come il Coro dell’Armata Rossa, che stavano andando in Siria per esibirsi di fronte ai militari russi in occasione del Natale. Il coro fu creato a Mosca nel 1928. Nel corso degli anni fece diverse esibizioni sia in Russia che all’estero e dopo il crollo dell’Unione Sovietica cambiò nome, divenendo coro ufficiale delle nuove forze armate russe. Nel 1990 partecipò al celebre concerto di Roger Waters “The Wall”, che celebrava la caduta del Muro di Berlino. In Italia ha partecipato al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio nel febbraio 2013.

A bordo dell’aereo, ha detto il ministero della Difesa russo, c’era anche Elizaveta Glinka, un membro del consiglio per i diritti umani istituito da Putin. Glinka era molto conosciuta, soprattutto per la sua attività umanitaria svolta di recente nella parte dell’Ucraina orientale controllata dai separatisti.

A inizio dicembre era già successo un incidente di questo tipo. Un altro aereo militare russo con a bordo 39 persone era precipitato in Siberia mentre cercava di fare un atterraggio di emergenza vicino a una ex base militare sovietica: rimasero ferite 32 persone.