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  • Mercoledì 14 dicembre 2016

Quanti sono i musulmani in Italia?

Provate a dire una percentuale: probabilmente vi sbagliate di grosso, come ci sbagliamo in tutta Europa su questa e molte altre cose

Il momento di preghiera per la 'Festa del sacrificio' dei fedeli musulmani in un padiglione della Fiera del Levante di Bari (Isanella Maselli/ANSA)
Il momento di preghiera per la 'Festa del sacrificio' dei fedeli musulmani in un padiglione della Fiera del Levante di Bari (Isanella Maselli/ANSA)

Uno studio di Ipsos Mori condotto in 40 paesi diversi ha provato a stabilire la differenza tra il numero di musulmani che vivono in quei paesi e la percezione di quel numero da parte della popolazione. I risultati hanno mostrato che ovunque la proporzione di musulmani nella popolazione è enormemente sovrastimata, anche di quattro o cinque volte. Secondo lo studio, per esempio, gli italiani pensano che circa il 20 per cento della popolazione sia musulmana, quando i dati reali dicono che il numero è più vicino al 4 per cento: questo vuol dire che la percezione è che ci sia un musulmano ogni 5 persone, quando invece ce n’è uno ogni 25 persone.

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Per realizzare lo studio nell’ultimo anno sono state condotte quasi 30.000 interviste in più di 40 paesi in tutto il mondo. Le risposte date alla domanda “ogni 100 persone nel suo paese, quante pensa che siano di fede musulmana?” sono state confrontate con gli ultimi dati disponibili sulla popolazione di quei paesi. Il Guardian ha raccolto i dati riguardanti i paesi europei, mostrando che ovunque il numero di musulmani è molto sovrastimato. In Francia circa il 7,5 per cento della popolazione è musulmana, ma la percezione delle persone è che lo sia il 31 per cento della popolazione. In Belgio, dove i musulmani sono circa il 7 per cento della popolazione, la percezione è che lo siano circa il 23 per cento; una simile distanza tra percezione e dato reale c’è anche in Spagna, Paesi Bassi, Russia e Svezia. Negli Stati Uniti la percezione è che ci sia circa un musulmano ogni sei persone, mentre i dati disponibili dicono che il numero è più vicino a uno ogni 100.

Errori simili, e in alcuni casi più grandi, sono stati fatti in tutti i paesi quando è stato chiesto ai partecipanti allo studio di stimare quale sarebbe stata la proporzione di musulmani nel loro paese nel 2020. In Francia, per esempio, la risposta è stata “il 40 per cento”, mentre le stime più attendibili dicono che sarà di poco superiore all’8 per cento. Non si pensa che in Italia i musulmani saranno più del 5 per cento della popolazione nel 2020, ma la percezione è che saranno il 30 per cento, quindi quasi una persona su tre. In Germania le stime dicono che nel 2020 i musulmani saranno tra il 7 e l’8 per cento della popolazione, mentre le persone in media pensano che saranno circa il 30 per cento.

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Durante le interviste sono poi state fatte domande su diversi altri argomenti, sempre per capire la differenza tra i dati veri e la percezione di quelle cose. Le domande fatte sono state per esempio “Quante persone del paese direbbero di essere, considerato tutto, molto felici o piuttosto felici?”, oppure “Quanto pensi sia la percentuale di persone che pensano che l’omosessualità sia moralmente inaccettabile?” e “Che percentuale del PIL pensi che ogni anno sia usata per spese mediche?”. I dati raccolti, in generale, mostrano una grande distanza tra la percezione di una certa cosa e la verità su quella cosa: mettendoli tutti insieme Ipsos Mori ha fatto una classifica che ha chiamato “indice dell’ignoranza”, in cui l’Italia si trova al 33esimo posto su 40 paesi.