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  • Mercoledì 14 dicembre 2016

Come sarà FICO, il parco tematico di Eataly

Il nome sta per "Fabbrica Italiana Contadina": occuperà 80mila metri quadrati e l'inaugurazione è prevista per ottobre 2017

FICO Eataly World è il nome di un parco tematico agroalimentare che Eataly – l’azienda alimentare e di distribuzione di Oscar Farinetti – prevede di inaugurare nell’ottobre 2017 a Bologna. Del progetto si parla da qualche mese ma in questi giorni c’è stata una presentazione ufficiale e sono quindi arrivate un po’ più di informazioni su cosa e come sarà FICO, acronimo di Fabbrica Italiana Contadina. Farinetti ha spiegato che FICO vuole «cercare di offrire le eccellenze italiane» in un luogo «talmente grande e importante che fa venire voglia a quei cittadini di salire su un aereo e venirci a trovare». FICO occuperà un’area di 80mila metri quadri (circa quella di dieci campi da calcio) e avrà aree dedicate a colture e allevamenti, al modo in cui gli alimenti vengono lavorati e preparati, laboratori e corsi sul cibo e circa 25 ristoranti.

FICO sarà qualche chilometro fuori dal centro di Bologna: a mezz’ora d’autobus dalla stazione centrale, non lontano dall’uscita autostradale di Bologna Fiera. Sarà costruito nell’area in cui ora c’è il CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna). Per spiegare come sarà, Eataly ha realizzato alcuni rendering, delle immagini realizzate a computer.

FICO avrà in pratica l’approccio di un agriturismo, solo che molto più in grande: 7mila metri di campi (in alcuni è già iniziata la coltivazione), 4mila di allevamenti, 9mila dedicati alla vendita dei prodotti, aree multimediali e un centro congressi di quattromila metri quadrati. L’idea è di far vedere tutto il processo che sta dietro la produzione di un alimento, fino a servirlo nei ristoranti e venderlo nei negozi, aggiungendo al tutto corsi, visite guidate e eventi di vario tipo, sempre legati all’agricoltura e alla cucina.

Secondo le stime di Eataly FICO darà lavoro a circa tremila persone e ci si aspetta una media di 6 milioni di turisti all’anno. Il costo totale del progetto è di circa 100 milioni di euro. Nel presentarlo Farinetti ha anche detto:

Offriamo un luogo vero – ha aggiunto – dove possono vedere la nostra agricoltura, capire la biodiversità, la grande fortuna di questa penisola, dove è nata una enogastronomia straordinaria. Dopo fargli vedere come nasce un prodotto dalla terra, facciamo vedere una fabbrica contadina, cioè il laboratorio artigianale, come viene trasformato e impacchettato il cibo, e come viene offerto. Sarà anche una scuola, un posto dove imparare: sarà divertente.